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La Villa Reale di Monza, questa la storia

La Villa Reale di Monza, questa la storia

Dall'imperatrice Maria Teresa d'Austria, ai Savoia

12 settembre 2014, 19:58

Redazione ANSA

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Villa Reale Monza - RIPRODUZIONE RISERVATA

Villa Reale Monza - RIPRODUZIONE RISERVATA
Villa Reale Monza - RIPRODUZIONE RISERVATA

CENNI STORICI
La Villa Reale di Monza è stata costruita per volontà dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria tra il 1777 e il 1780 come residenza estiva per il figlio Ferdinando d'Asburgo, governatore generale della Lombardia austriaca e grazie al cospicuo finanziamento di settantamila zecchini.
Il sito, adagiato ai piedi dei colli brianzoli, fu scelto per la sua bellezza, per la sua vicinanza a Monza e per la posizione, strategicamente importante, lungo la direttrice Milano-Vienna. L'architetto prescelto, il Piermarini, progettò un edificio a "U", in stile neoclassico, secondo la sobria tradizione tipologica della villa lombarda, ma ispirato al fasto e alla grandiosità della reggia di Caserta, alla cui realizzazione aveva partecipato come allievo del Vanvitelli.
Al corpo centrale di rappresentanza si aggiunsero due ali laterali per le stanze padronali e degli ospiti, e altre due sezioni perpendicolari alla parte principale, destinate alla servitù, alle stalle e agli attrezzi, per un totale di quasi settecento stanze.

Il periodo napoleonico
Con l'incoronazione di Napoleone nel 1805, la Villa divenne residenza del figliastro Eugenio di Beauharnais. La caduta di Napoleone riconsegnò la Villa Reale nelle mani degli austriaci, i quali la lasciarono per alcuni anni in uno stato di relativo abbandono, fino a quando nel 1818 non ne prese possesso il viceré del Lombardo-Veneto Giuseppe Ranieri. Occupato nel 1848 dai militari di Radetzky, tra il 1857 e il 1859 il palazzo ritornò a essere sede di una corte sfarzosa durante il breve soggiorno monzese dell'ultimo rappresentante della casa d'Austria, Massimiliano I d'Asburgo, fratello di Francesco Giuseppe.

I Savoia in Villa Reale….e oggi
Quando il Lombardo-Veneto venne annesso allo Stato del Piemonte, la storia della Villa finì per incrociarsi inevitabilmente con il destino dei Savoia, diventando residenza privilegiata di Umberto I e ritornando così al suo ruolo originario di residenza di villeggiatura. Incantato dalla tranquillità e dal verde in cui l'abitazione era immersa, il sovrano si affidò alla direzione dell'architetto Majnoni per ornarla, restaurarla e migliorarla secondo il gusto dell'epoca. Fu dunque in quegli anni che la Villa subì una radicale trasformazione di molte delle sue parti. Nel 1900 Umberto fu assassinato proprio a Monza da Gaetano Bresci mentre assisteva a una manifestazione sportiva; in seguito al luttuoso evento il nuovo re Vittorio Emanuele III non volle più utilizzare la Villa Reale, facendola chiudere e trasferire al Quirinale gran parte degli arredi.
Nel 1934 con Regio Decreto Vittorio Emanuele III fece dono della Villa ai Comuni di Monza e di Milano. Le vicende dell'immediato dopoguerra della Seconda Guerra Mondiale provocarono occupazioni, ulteriori spoliazioni e decadimento del monumento. Oggi la Villa Reale è di proprietà congiunta del Comune di Monza, della Regione Lombardia e del Demanio dello Stato.Nel 2003 la Regione Lombardia, il Comune di Monza, proprietari pro quota parte del complesso Villa Reale di Monza indicono un Concorso Internazionale di progettazione per il recupero e la valorizzazione della Villa Reale e dei Giardini di pertinenza.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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