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Piero Angela, la natura ci presenta il conto

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Piero Angela, la natura ci presenta il conto

Si chiude Festival Rai per Il Sociale ci serve energia pulita

ROMA, 05 luglio 2021, 14:57

di Nicoletta Tamberlich

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 Sostenibilità, energetica, economica e sociale, questi i temi del Festival di Rai per il Sociale appena archiviato a Spoleto. E a chiudere i lavori della tre giorni in terra di Umbria è intervenuto Piero Angela; "E' dimostrato che per problemi così complessi non esiste una unica soluzione mentre appare evidente che ne servano diverse, coordinate tra loro e condivise. Occorre una rete di interventi capace di agire su tutto. E' l'insieme di essi che porta grandi risultati. Due punti sono cruciali, trasversali a tutto quanto.
    Il primo è l'energia, e non è ancora stata chiarita l'importanza che ha nell'umanità. Se dovesse non esserci si fermerebbe ogni cosa, dai trasporti, alle industrie per arrivare alla quotidianità. Sarebbe una società disperata. La sua assenza oggi sarebbe un film di fantascienza. L'energia non è soltanto un elemento di 'comodità'. Oggi siamo una società avanzata grazie ad essa, con tutti i vantaggi che ne conseguono. Ma c'è la natura che ci presenta il conto. L'effetto serra e i cambiamenti climatici rappresentano un rischio reale. Ciò di cui abbiamo bisogno è di 'energia pulita'. Se si va a ben vedere l'energia primaria, non solo quella elettrica, è un terzo del fabbisogno mondiale. Saremo ancora - e per molto tempo - dipendenti dalle altre forme di produzione energetica (carbone, petrolio, gas etc) che creano i problemi che ben conosciamo. Dobbiamo agire in tempi strettissimi. Ci sono continenti come l'Africa e l'India che 'esploderanno' e richiederanno sempre più risorse ad un mercato già in affanno. Come, quale e dove trovare l'energia necessaria? E' una sfida gigantesca e non vedo una mobilitazione. Ogni azione umana è dovuta da una 'spinta a fare'. Nel caso del covid c'è stata una azione globale, abbiamo accettato privazioni incredibili per combattere una pandemia che porta alla morte per soffocamento. Ciò che bisogna fare è simulare questi problemi per trovare una motivazione. Ora abbiamo una opportunità, ci troviamo davvero in un momento di svolta che non è ben percepito. La transizione la stiamo facendo nel modo giusto? E' la storia che ci giudicherà per ciò che stiamo facendo, o non facendo"
   

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