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Aidan Turner, io Leonardo mistero dietro genio

Aidan Turner, io Leonardo mistero dietro genio

Su Rai1 la serie evento con Giannini, De Angelis, Highmore

ROMA, 19 marzo 2021, 12:38

Nicoletta Tamberlich

ANSACheck

Tv: Aidan Turner, io Leonardo mistero dietro genio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Tv: Aidan Turner, io Leonardo mistero dietro genio - RIPRODUZIONE RISERVATA
Tv: Aidan Turner, io Leonardo mistero dietro genio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una serie evento tra realtà, finzione dove non mancano le venature crime, in quattro prime serate "il mistero dell'uomo nascosto dietro al genio: come l'artista più grande, Leonardo che il mondo abbia mai conosciuto, scopre che esiste qualcosa di più importante dell'arte e che c'è un prezzo amaro da pagare per la genialità". Leonardo in onda in quattro prime serate per un totale di 8 episodi in onda su Rai1 dal 23 marzo, da un'idea di Frank Spotnitz e Steve Thompson, per la regia di Dan Percival e Alexis Sweet. Nel cast internazionale ci sono, tra gli altri, Aidan Turner, Freddie Highmore (The Good Doctor), Giancarlo Giannini e Matilda De Angelis (sua musa Caterina da Cremona).
    A prestare volto, voce e sembianze al genio rinascimentale, l'affascinate e risrvato attore attore irlandese stabilitosi da anni a Londra Aidan Turner (Poldrak, lo Hobbit, Dieci Piccoli Indiani). Che confessa di aver svolto un lungo studio su Leonardo sulle sue biografie, e di aver avuto la possibilità di ammirare il dipinto la Gioconda al Louvre di Parigi in una visita privata: "E' stata un'epifania per me". Ma chi è Leonardo in questa serie e come si è approcciato a questo personaggio: "Ho cercato - risponde - di rendere secondo le mie capacità al meglio il mio ruolo, seguendo le indicazioni degli sceneggiatori e del regista. Sia a me che alla bravissima Matilda de Angelis con la quale si è creata una magia, è stato suggerito di sentirci liberi di abbandonarci alle nostre sensazioni. Così abbiamo fatto. Ho tentato al di là di quelle informazioni che abbiamo su di lui sulle su enrmi doti di artsita, di scienziato, di atlento assolto, di restiturli un lato umano. E' stata una esperienza straordinaria con tutto il cast, i costumi stupendi, le location, davvero tutto magico".
    Nel primo episodio (Milano, nel 1506), Leonardo viene arrestato con l'accusa di avere avvelenato Caterina da Cremona. "Ma di questo omicidio - continua - nulla sappiamo. E di Caterina? Come ci ha spiegato Spotniz, è esistita la modella lo sappiamo da alcuni contratti, la sua figura traina la storia attraverso gli 8 episodi, non è un documentario è una serie tv".
    Leonardo dichiara la sua innocenza a Stefano Giraldi (Highmore) che dice da parte sua: "Un personaggio il mio molto interessante e che non cerca il colpevole ad ogni costo ma la verità e rimarrà alla fine affascinato dal grande artista egli stesso dopo una iniziale diffidenza, cdetto questo mi ritengo fortunato trovo Aidan molto versomile nel ruolo di Leonardo è bravo e sensibile". Quindi con un flashback Leonardo ricorda i suoi giorni da apprendista nella bottega di Andrea del Verrocchio, dove incontra per la prima volta la modella Caterina. "Una storia d'amore complessa senza essere consumata, molto intensa e quindi autentica". Leonardo si scontra con la difficoltà di permeare la sua arte di verità e incontra grandi ostacoli nella sua carriera artistica. Nella seconda vedremo anche un'accusa per sodomia a Leonardo. Era necessario affrontare il tema? Risponde Turner: "E' nota agli sua omosessualità sarebbe stato strano ignorarlo".
    La serie tenta anche un approfondimento psicologico e il il suo talento versatile: cresciuto in solitudine, figlio illegittimo di un notaio ama tenersi lontano da tutti. È un osservatore attento che scruta il mondo e nota cose che gli altri non vedono. "Leonardo" fu pittore, architetto, scultore, scienziato, filosofo, matematico, scenografo, botanico e musicista. Una
megacoproduzione internazionale che ha visto come capofila l'italiana Lux Vide in un'inedita alleanza con Sony Pictures Television (che è anche distributore internazionale), in collaborazione con Rai Fiction e Big Light Productions e in associazione con France Télévisions, Rtve e Alfresco Pictures.
    A seguito di una delusione parte per Milano, centro di arte e di cultura, dove incontra il suo mecenate Ludovico Sforza detto il Moro (James D'Arcy), che diverrà poi il suo antagonista.
    "Leonardo è una grande sfida - dice Luca Bernabei della Lux Vide - ma è patrimonio di tutti. Mira all'impossibile: la perfezione nell'arte. Ma le debolezze lo tormentano. Non dormiva, disegnava in continuazione. E' un messaggio di speranza oggi più che mai il virus chiude il nostro orizzonte. La serie costata 30 milioni è già stata venduta in 100/120 paesi e ad Amazon, poi ci sono contatti con altri molto interessati". Per il direttore di Rai Fictione Maria Pia Ammirati Leonardo è il primo progetto a guida italiana dell’Alleanza tra i tre grandi broadcaster pubblici dell’Europa continentale che ha visto la Rai collaborare con il servizio pubblico radiotelevisivo francese. È una celebrazione internazionale, per cui ringrazio un cast di eccellenza che è entrato nel vivo della complessa biografia di uno dei più grandi geni del 500. Un uomo con tante fragilità, ombre e ossessionato dalla perfezione per l’arte. Queste quattro serate ci regaleranno tante sorprese, colpi di scena e tensione. È una serie che celebra il genio, la cultura italiana e la grande arte”
   "Leonardo sorprende costantemente e, a dispetto della sua fama, rimane un mistero anche dopo oltre cinquecento anni dalla sua morte" spiega Frank Spotnitz, lo sceneggiatore. "Abbiamo svelato piccoli dettagli talvolta poco noti della vita del Maestro - aggiunge - e li abbiamo uniti in un puzzle che punta a rivelare l'umanità dietro al genio. Ogni episodio è dedicato a una delle sue straordinarie creazioni: alcune delle quali radicate nella memoria collettiva, altre invece meno note al grande pubblico".

    Non solo dipinti quindi, ma anche invenzioni bizzarre, macchine da guerra, grandi sculture in bronzo. In ogni puntata si svela la vicenda che si nasconde dietro ciascuna opera, per raccontare il dialogo che si stabilisce tra questa, la formazione intellettuale dell'artista e la complessità dell'uomo. Ogni serata metterà in luce la relazione tra vita e arte, tra la formazione intellettuale e il tormento del genio con un linguaggio che sfiora il fantasy, lasciando libera l'immaginazione di aggirarsi nei meandri della sua mente. L'imponente produzione ha coinvolto circa cinquecento addetti ai lavori, di cui duecento solo per la realizzazione del gigantesco set adiacente agli studi della Lux Vide, a Formello. Nel cast Carlos Cuevas (Merlì) è Salaì, apprendista e amico fidato di Leonardo anche Alessandro Sperduti, Pierpaolo Spollon e Giovanni Scifoni.
   

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