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Il sindaco porta i giornali ai compaesani

Il sindaco porta i giornali ai compaesani

I distributori non vogliono più portarli a Lugano in Teverina

LUGNANO IN TEVERINA, 01 novembre 2020, 20:58

Redazione ANSA

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LUGNANO IN TEVERINA  - Sono il sindaco, il vicesindaco e alcuni uomini della Protezione Civile di Lugnano in Teverina ad assicurare a turno ai propri compaesani di trovare ogni giorno nell'edicola del paese i quotidiani e i periodici. Infatti questa piccola cittadina di oltre 1500 abitanti, uno dei Borghi più belli d'Italia, non ha più diritto alla carta stampata: il distributore dei giornali per quella zona della Umbria ha deciso dal 30 giugno di non portare più tutte le mattine il pacco di carta stampata sino a Lugnano, ma di lasciarli tutti ad Alviano, altro paese a quasi sei chilometri di distanza.
    Era così Giovanni Quattrone, padre di Giorgia titolare dell'edicola, a essere costretto a recarsi a Alviano entro le 5,50 di mattina per consegnare i resi e ritirare le copie del giorno, prima di recarsi a Roma, dove lavora. Ora, in seguito a una caduta per la quale dovrà anche essere operato, non può più farlo e la stessa Giorgia Quattrone non può uscire all'alba, visto che è mamma di due bambini molto piccoli e la baby sitter arriva verso le nove, quando lei va ad aprire l'edicola. 'A questo punto, convinti che un'edicola è un servizio fondamentale e l'informazione un diritto per i nostri concittadini - spiega il sindaco Gianluca Filiberti - abbiamo ritenuto opportuno intervenire sia come amministrazione comunale che come comunità locale, per dare un concreto aiuto a Giorgia e Giovanni anche a seguito di questa ingiustizia subita con la decisione del distributore regionale di non passare più in paese. Perciò dalla mattina del 26 ottobre, abbiamo iniziato, prima di recarci ai nostri lavori, una turnazione solidale tra amministratori, sindaco e vicesindaco in testa, e Protezione Civile per andare tutte le mattine prima delle sei ad Alviano a ritirare i giornali. Un sacrificio che speriamo porti ad una rapida soluzione e che eviti che chi si è impegnato a mantenere un'edicola aperta in paese possa rassegnarsi e mollare un servizio essenziale, più che mai di questi tempi difficili'.
    Il vicesindaco Alessandro Dimiziani spera che 'al più presto anche dalla Regione, già informata della situazione, si trovi un efficace rimedio ad una problematica che a breve potrebbe interessare anche altri piccoli centri', aggiungendo di confidare 'anche nel buon senso del distributore affinché possa tornare sulle sue decisioni e riprendere a portare i giornali all'edicola di Lugnano. E poi spero la cosa dovrebbe interessare anche gli editori. Noi comunque non molliamo di un centimetro!'.
    Da parte sua, la stessa Giorgia Quattrone, trentenne, che gestiva un ristorante a Roma e poi, per meglio accudire i propri figli senza allontanarsi troppo da loro, tornata a vivere a Luganano dove ha aperto l'edicola, annuncia che, se entro la fine della prossima estate la situazione non si risolve, ha deciso col padre di chiudere l'attività: 'Non si può andare avanti così faticosamente all'infinito'.
   
   

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