Topolino va in streaming. Walt Disney lancia l'attesa Disney+ e apre una nuova era per l'intrattenimento dei suoi fan. Forte di migliaia di titoli di successo, da The Avengers a Toy Syory, dai Simpsons a X-Men, Topolino punta a strappare a Netflix e alle rivali fasce di mercato anche a grazie a un prezzo competitivo: negli Stati Uniti l'abbonamento costa 6,99 dollari al mese, circa la metà dei 12,99 dollari mensili chiesti da Netflix.
Disney+ - disponibile per ora negli Stati Uniti, in Canada e nei Paesi Bassi, arriverà in Italia nel marzo del 2020 - è un "momento storico per la nostra azienda e segna una nuova era di innovazione e creatività" dice l'amministratore delegato Robert Iger. "Disney+ offre un'eccezionale esperienza di intrattenimento: il nostro archivio di amatissimi film, serie tv e contenuti originali esclusivi di Disney, Pixar, Marvel, Star Wars e National Geographic" aggiunge Iger. Con Disney+ Topolino amplia la sua offerta via streaming, finora concentrata su Hulu che continuerà con la sua proiezione e la sua offerta di film destinati a un pubblico adulto o ritenuti troppo 'rischiosi' per le tipiche famiglie che accedono ai contenuti di Walt Disney.
Senza interruzioni pubblicitarie, Disney+ è disponibile su varie piattaforme - da Apple a Google, da Amazon a Roku - e consente di impostare profili dedicati per i più piccoli in modo che accedano solo ai contenuti adatti alla loro età.
La discesa in campo di Walt Disney accende la guerra dello streaming, che vede i maggiori colossi della tv e del cinema a caccia di un nuovo pubblico per motivi però diversi. Disney e Warner Media di At&t puntano a reinventare le loro attività core a fronte della fuga dei consumatovi dalla tv tradizionale. Per loro quindi lo streaming è una tassello importante per restare redditizi e crescere. Per Apple, che ha lanciato il suo servizio in streaming agli inizi di novembre, si tratta di un ampliamento dell'offerta e di un 'esperimento', secondo alcuni analisti, che può anche fallire senza causare danni alla società. Apple comunque ha dalla sua parte un potenziale vasto pubblico, ovvero i 900 milioni di persone che hanno un iPhone. Per Comcast si tratta invece di non rinunciare all'identità di tv via cavo: Peacock, atteso nel 2020, sarà gratuito ma con limitata pubblicità per i clienti di Comcast. Un approccio quindi per non abbandonare del tutto la tv via cavo ma cercare di ampliare il pubblico e posizionarsi di fronte alla fuga dal tradizionale piccolo schermo. C'è poi l'atteso servizi di HBO Max, che arriverà nel 2020 e che grazie ai suoi titoli e alla capacità di creare contenuti originali di successo fa tremare i rivali.
Sopra a tutti, al momento, c'è Netflix, padrone incontrastato del settore ma quello che dalla concorrenza ha più da perdere.
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