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'Il caso Pirandello' a 150 anni dalla nascita

'Il caso Pirandello' a 150 anni dalla nascita

La scoperta di Pirandello pittore, dal teatro a rassegna di film

ROMA, 22 novembre 2017, 09:30

Redazione ANSA

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Il caso Pirandello - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il caso Pirandello - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il caso Pirandello - RIPRODUZIONE RISERVATA

Si intitola 'Il caso Pirandello' una grande mostra dedicata allo scrittore, premio Nobel per la Letteratura, in occasione dei 150 anni dalla nascita, che si apre giovedì 23 novembre a Roma, e resterà aperta sino al 14 gennaio, in due sedi complementari: il Teatro di Villa Torlonia e la Casa Museo dello scrittore nella adiacente Via Antonio Bosio.

Tre i punti focali dell'esposizione curata da Paolo Petroni e Claudio Strinati e promossa dall'Istituto di studi pirandelliani con il sostegno del Mibact. La scoperta della persona Luigi Pirandello (1867-1936), attraverso la sua vita famigliare travagliata, le sue passioni, come introduzione al suo mondo d'artista e filosofico anticipatore di tante delle questioni centrali della cultura del Novecento, avviene innanzi tutto attraverso la sua casa, rimasta intatta dopo la morte e in cui sono esposte tutte le cose normalmente chiuse o conservate in cassaforte. Si va dagli arredi agli oggetti personali, dalla divisa di Accademico d'Italia all'originale del diploma del Premio Nobel, dai manoscritti alla biblioteca, mentre sui muri un'installazione multimediale rievoca in modo fantasmatico l'ossessione del rapporto dello scrittore appunto con i suoi personaggi. Quindi, al Teatro di Villa Torlonia, il discorso si sviluppa, da una parte, attraverso la sua poco conosciuta passione per la pittura e l'esposizione di 12 suoi quadri, rarissimi da vedere perché conservati in case private, assieme ai ritratti famigliari del figlio Fausto, uno dei grandi pittori della scuola romana; dall'altra, ricordando gli allestimenti pirandelliani anni '60 e '70 della Compagnia dei Giovani (con Giorgio De Lullo, Romolo Valli, Rosella Falk, Elsa Albani e altri) che proposero per la prima volta una lettura filologica e moderna del suo teatro. In mostra foto, bozzetti, oggetti di scena e una decina di costumi da vari di quegli spettacoli firmati da Pier Luigi Pizzi e messi a disposizione dalla Fondazione Tirelli Trappetti. Il tutto è tenuto assieme dal filo rosso di percorso biografico attraverso le fotografie di tutta una vita, spesso rare e inedite, raccolte da Enzo e Sarah Zappulla Muscarà per l'Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano, gli oggetti dello scrittore e la sua postazione di scrittura, un basso tavolinetto con sgabello e la macchina da scrivere, immortalata in tante foto del giorno della notizia del Nobel nel 1934, quando, circondato dai giornalisti, Pirandello comincio a battere su un foglio ripetutamente la parola: 'Pagliacciate!'.

Contemporaneamente all'apertura della mostra, dal 25 al 29 novembre, la Cineteca Nazionale a cura di Amedeo Fago propone al cinema Trevi una rassegna di film pirandelliani, d'epoca e odierni, e lunedì 27 una serata alla casa Museo con una tavola rotonda sul tema, cui parteciperanno tra gli altri Marco Bellocchio e Giovanni Spagnoletti, introdotti dall'attore Andrea Renzi che leggerà brani dai 'Quaderni di Serafino Gubbio operatore' di Pirandello, il primo romanzo al mondo sul cinema.

Come scrive in catalogo il ministro Dario Franceschini, "una mostra immersiva, ch presenta al pubblico uno dei maggiori autori del Novecento, facendo vivere i suoi luoghi domestici, ascoltare la sua voce, mostrare la sua figura in alcuni rarissimi documenti video dell'Istituto Luce, illustrare il suo mondo professionale e artistico attraverso costumi di scena".

Per Claudio Strinati una mostra con belle sorprese come appunto quella di Pirandello pittore, molto fine ma legato alla tradizione realista e macchiaiola del tempo, mentre per Paolo Petroni il tutto dovrebbe evocare e rendere vivo il mondo rivoluzionario dello scrittore che, non a caso, quando Albert Einstein lo conobbe in America, lo abbracciò dicendogli "Noi siamo fratelli", emblematicamente sintetizzando tutta la cultura relativista contemporanea. La mostra, al Teatro di Villa Torlonia e alla adiacente Casa Museo sarà aperta tutti i giovedì, venerdì e sabato con orario 10-13 / 15-18 e la domenica con orario continuato dalle 10 alle 16. 

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