Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Enzo Biagi, il 6 novembre 2007 la morte del giornalista

Enzo Biagi, il 6 novembre 2007 la morte del giornalista

Dalla Resistenza alla televisione, 87 anni in prima linea

ROMA, 06 novembre 2017, 11:16

Redazione ANSA

ANSACheck

Enzo Biagi ospite di Fabio Fazio nel 2005 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Enzo Biagi ospite di Fabio Fazio nel 2005 - RIPRODUZIONE RISERVATA
Enzo Biagi ospite di Fabio Fazio nel 2005 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il 6 novembre 2007 scompariva uno dei più gradi giornalisti e scrittori italiani: Enzo Biagi. Nato a Pianaccio, frazione di Lizzano in Belvedere (Bologna) il 9 agosto 1920, ha le prime esperienze giornalistiche al Carlino Sera, dove entra nel 1939, gli anni della guerra, durante i quali sposa Lucia ed entra nella Resistenza nelle fila di Giustizia e Libertà: quattordici mesi che saranno il faro della sua vita interiore.

    Nel dopoguerra è uno degli inviati del Resto del Carlino, della Stampa e del rotocalco Oggi, e animatore di tante iniziative a Bologna, dal teatro a una radio "di piazza".

    Nel 1951 si trasferisce a Milano, chiamato dal editore di Epoca Arnoldo Mondadori. Con l'amico Sergio Zavoli, nel '52 registra un documentario radiofonico per la Rai, "Questa sera si vive a soggetto". E' nominato direttore di Epoca nel 1956, dopo che la sua intuizione di portare la cronaca dei grandi gialli fa crescere la tiratura del settimanale, e cura la critica televisiva, proprio nel momento in cui il mezzo, grazie a "Lascia o raddoppia", sta assumendo una dimensione di massa. Le sue critiche sono un anticipo della sua idea di televisione.

    Lascia la direzione di Epoca nel luglio 1960, dopo il suo editoriale "Dieci poveri inutili morti" è in dissenso con l'editore, e nel settembre 1961 viene chiamato da Ettore Bernabei, direttore generale Rai, alla direzione del Telegiornale. In un anno, porta numerose novità: la cronaca nera, i collegamenti internazionali, i giornalisti della carta stampata, e inventa RT-Rotocalco Televisivo, dove trovano ospitalità temi difficili e inconsueti come la mafia, le raccomandazioni, la guerra fredda.

 Biagi  mise alla conduzione un giornalista al posto dell'annunciatore, portò come collaboratori due amici: Indro Montanelli, che parlò di Trotsky e Stalin e Giorgio Bocca, che realizzò un'inchiesta sui preti proprietari terrieri. Arrivarono le prime contestazioni politiche che hanno accompagnato il giornalista nel corso di tutta la sua carriera.

La "cifra" professionale di Enzo Biagi è stata l'intervista, che lo ha reso uno dei più importanti giornalisti del Novecento. In questo speciale sono inseriti alcuni dei suoi più popolari incontri: da Gheddafi a Pier Paolo Pasolini, dal cardinale Carlo Maria Martini a Marcello Mastroianni. Tra le famose interviste vi sono quelle al presidente Sandro Pertini, al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, a Michele Sindona, Margaret Thatcher, Luciano Liggio, Giovanni Falcone.

 

Il rapporto tra la Rai e Biagi si interruppe dopo 41 anni a causa del famoso "editto bulgaro": era il 18 aprile 2002. Dopo cinque anni, il 23 aprile 2007, già molto ammalato, alla vigilia dell'ottantaseiesimo compleanno, tornò in onda su Rai3: "la Rete che più mi assomiglia", disse.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza