Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Kevin Spacey, il mio mito è Jack Lemmon

Kevin Spacey, il mio mito è Jack Lemmon

Attore a Roma per Baby Driver dal 7 settembre in sala

21 agosto 2017, 10:31

Francesco Gallo

ANSACheck

Cinema: Baby Driver dal 7 settembre in sala - RIPRODUZIONE RISERVATA

Cinema: Baby Driver dal 7 settembre in sala - RIPRODUZIONE RISERVATA
Cinema: Baby Driver dal 7 settembre in sala - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Un Kevin Spacey rilassato e disponibile ieri a Roma per 'Baby Driver - Il genio della fuga', del regista britannico Edgar Wright (tra l'altro in giuria a Venezia '74) racconta del suo rapporto con il cinema, del destino dei suoi ruoli, della paura del terrorismo ed anche del suo attore mito, ovvero Jack Lemmon. In 'Baby Driver' con Ansel Elgort, Lily James, Jon Bernthal, Eiza González, Jon Hamm e Jamie Foxx, dal 7 settembre in sala con la Warner Bros, interpreta il ruolo di Doc, il boss di un manipolo di rapinatori. Ma in questo comedy-action-movie dalle molte anime (anche quella musical) il protagonista è appunto Baby (Elgort) talentuoso giovane pilota da rapina che vive la sua vita, come le sue fughe in auto, al ritmo delle musiche dei suoi multipli I-Pod (uno per ogni stato d'animo).
    Attore di riferimento di Spacey? "Sicuramente Jack Lemmon anche se fare un paragone con lui sarebbe un onore immenso.
    Unica differenza tra me e Lemmon è il fatto che a lui offrivano molte più commedie di quanto facciano con me" E ancora sulle commedie, dice il premio Oscar per American Beauty e per I soliti sospetti: "Non so perché non me le offrano al cinema, per fortuna ne faccio molte per il teatro".
    "No, l'Europa non è sotto attacco - dice poi l'attore che vive gran parte dell'anno a Londra - , i terroristi islamici sono dei perdenti, tristi e isolati. Persone che scelgono i modi più semplici e vili per uccidere. Sono i media che montano tutto e dicono che siamo sotto attacco, secondo me alla fine le cose andranno a posto".
    Il fatto che quasi sempre gli vengano affidati personaggi ambigui spiega Spacey: "è una cosa che mi affascina perché il pubblico può incontrarli a metà strada e il loro giudizio può mutare e oscillare durante tutto il film. Nel caso di Doc - sottolinea - è un personaggio che sarebbe stato perfetto per Michael Caine".
    Glissa una domanda sul suo ruolo in House of Cards che lo avrebbe portato dritto dritto a parlare di Donald Trump ("cose di cui non mi interessa discutere") mentre si sofferma sul suo rapporto con i giovani attori: "Penso che non abbia nulla da insegnare a nessuno. Quando io ero giovane la mia lezione piu grande era quella che mi veniva dall'osservazione di personaggi come Jack Lemmon. Un attore che è stato al top per decenni. Lui mi ha insegnato che il protagonista di un film deve essere un po' anche un conduttore che guida l'intera compagnia. Questo crea l'atmosfera e il giusto esempio".
    In Italia, dove sta girando a Ravello 'Gore' sulla figura dello scrittore Gore Vidal, "farei tutti i film, mi piace tutto del vostro Paese, vorrei solo che piovesse di più" .
    Infine la sua ricetta di music-therapy è questa: "combattere la depressione mettendo per un po' Ella Fitzgerald e poi uscire subito di casa".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza