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Michele Bravi, 'Anime di carta' è un inizio

Michele Bravi, 'Anime di carta' è un inizio

Dopo Sanremo il cantante si mette a nudo nel nuovo disco

MILANO, 23 febbraio 2017, 09:51

Federico Pucci

ANSACheck

Michele Bravi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Michele Bravi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Michele Bravi - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Per me questo disco è un inizio: nel primo chiedevo ai grandi autori della musica italiana di dirmi chi potevo essere, queste canzoni invece le posso cantare solo io". Michele Bravi racconta così a Milano la sua ripartenza rappresentata da 'Anime di carta', album in uscita il 24 febbraio e anticipato dal quarto posto al Festival di Sanremo con 'Il diario degli errori'.

Al termine di un complicato percorso post-X Factor e della sua prima relazione importante, questa tappa è quindi doppiamente importante per l'artista umbro: "Questo disco è la mia seduta di psicanalisi con me stesso, un seduta durata tre anni: ora forse mi sento più fragile, ma sono anche più convinto di quello che canto, perché non c'è più un filtro, ed è questa spavalderia che mi ha convinto a presentarmi a Sanremo". Il concept del titolo ha per questo un significato ambivalente: "Se sei di carta puoi prendere la forma dell'altra persona, puoi diventare un bellissimo origami o accartocciarti o prendere fuoco, ma non puoi strappare la tua storia che ci hai scritto sopra: l'alternativa è essere un foglio bianco senza contenuti. Io invece riscriverei la mia storia, e forse le scelte sbagliate in fondo sono state giuste". Il disco disegna così un cammino artistico e biografico preciso, come dimostrano i due brani in inglese che seguono 'Pausa': "Dopo la fase di limbo della mia storia cercavo di proteggermi cantando in inglese: questo spiega anche il mio EP in inglese del 2015". Allo stesso modo Bravi non esita a raccontare un'esperienza con una ragazza in 'Solo per un po'', dove l'artista riflette sulla sua sessualità: "Nell'intervista con Vanity Fair (in cui raccontava di aver avuto una relazione omosessuale, ndr) anticipavo quello che nel disco sarebbe diventato chiaro, perché in italiano a differenza dell'inglese non puoi nasconderti con gli aggettivi: dovevo dire le cose come stavano".

'Anime di carta' dichiara apertamente il gusto di Bravi per il pop elettronico portato avanti da nomi come Jack Garratt, Aurora ed Elliot Moss: "Il disco mi è costato tanto anche per la ricerca sonora: io ho una cosa bella della voce, il timbro, e dovevo vestirlo bene". A creare il nuovo vestito insieme con il produttore Francesco Catitti hanno contribuito autori ricercati nel pop come Federica Abbate, Giuseppe Anastasi e Cheope, ma anche figure di confine con l'indie come Niccolò Contessa dei Cani, Antonio Di Martino e Alessandro Raina. "Ho dovuto frequentare queste persone prima di scriverci insieme, la musica era conseguenza dello stare insieme: non riesco a mettermi a scrivere una hit a tavolino, ho bisogno di riconoscermi in quello che canto". La genesi di 'Il diario degli errori' in questo senso è particolarmente simbolica del rapporto di amicizia nato con Federica Abbate nei giorni in cui stava chiudendosi la sua storia d'amore: "Un giorno si è presentata a casa mia con 'Il diario degli errori' ed è stato come quando una telefonata con un amico ti fa capire qualcosa di te che non avresti capito da solo". In primavera Bravi si esibirà dal vivo in due anteprime del tour (20 maggio a Milano, 21 maggio a Firenze): "Sarà uno spettacolo particolare, un racconto in musica che userà il motivo della carta, con musicisti che riescano a riprodurre il suono del disco, non la solita band".
   

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