Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Jack Savoretti, una voce inglese per tributo a Battisti

Jack Savoretti, una voce inglese per tributo a Battisti

Sleep No More, 'album della maturità' musicista italo-londinese

LONDRA, 24 ottobre 2016, 12:08

Alessandro Logroscino

ANSACheck

Jack Savoretti - RIPRODUZIONE RISERVATA

Jack Savoretti - RIPRODUZIONE RISERVATA
Jack Savoretti - RIPRODUZIONE RISERVATA

LONDRA - Canta in inglese con un'eco di Lucio Battisti nelle orecchie e l'Italia nel cuore. Jack Savoretti vuole fare della contaminazione una cifra stilistica, oltre che un successo, e lo dimostra come forse mai prima in 'Sleep No More' - "l'album della maturità", spiega all'ANSA - presentato in questi giorni a Londra. Voce suadente con doti da virtuoso della chitarra, Jack prova a farsi a spazio fra le figure emergenti della scena musicale pop in riva al Tamigi, ma anche ad aprirsi un varco nella terra d'origine della famiglia paterna. Grazie all'identità sfaccettata d'italo-londinese. O se si preferisce di anglo-genoano, vista la fede calcistica testimoniata in passato addirittura con un videoclip girato a Marassi (quello del singolo 'Home', datato 2015) ed esibita oggi dal braccialetto rossoblu intrecciato al polso sinistro.
    Nato in Inghilterra da padre ligure e madre suddita di Sua Maestà, cresciuto come cittadino del mondo senza dimenticare le memorie di famiglia e quelle del nonno partigiano, Savoretti approfondisce in questo lavoro - presentato come omaggio a sua moglie e inno a "un amore adulto" dopo sei anni di matrimonio e due figli - il percorso di avvicinamento alle radici. "Provo a mettere ingredienti italiani su un piatto servito all'inglese", spiega descrivendo la traiettoria che lo ha portato, dopo l'imitazione giovanile di influenze americane, ad approfondire la "doppia identità musicale" che gli corre nelle vene. Cantando certo in inglese, sua prima lingua: ma "senza rinnegare un pezzo di me stesso". Più "melodico", a tratti un po' "malinconico".
    I tributi alla tradizione dei cantautori di casa nostra sono dichiarati: dai genovesi De Andrè o Tenco, fino a Guccini, a Dalla, a De Gregori. E soprattutto a Battisti, ascoltato in casa da piccolo, riscoperto dopo la morte: dapprima solo per gusto personale, poi per qualche cover (ad esempio di 'Ancora tu') e infine con citazioni esplicite nei suoi ultimi tre album. Anche sul piano musicale ("il suono sporco del basso", per dirne una).
    Un dialogo interiore forse non ancora del tutto compiuto, ma di cui Jack - ammiratore non meno entusiasta del "maestro Ennio Morricone" - si mostra oggi soddisfatto. "Credo di aver trovato la mia vera voce", sorride. Una voce che in tempi di Brexit prova a far da ponte, oltre la Manica, verso la Penisola: dove il suo nome comincia a trovare estimatori. 'Scoperto' da Teresa Guccini, ha conosciuto un approdo discografico alla Concerto: casa fra gli altri di quel Paolo Conte che qualche mese fa ha voluto lui, musicista 33enne già chiamato ad aprire un concerto a Londra di Bruce Springsteen, per introdurre - caso più unico che raro - un proprio recital alla Barbican Hall.
    La speranza e' che 'Sleep No More' rappresenti ora un passo in avanti ulteriore. Si tratta di "un album adulto per adulti", gioca con le parole Savoretti. "Devo a mia moglie quasi tutte le mie canzoni", aggiunge, ma questo lavoro "non è tanto nel segno del romanticismo", racconta semmai la maturità di un'unione fatta inevitabilmente di alti e bassi, di qualche rimpianto ('When we were lovers', recita il singolo che fa da traino), di "responsabilità". Di cose che nel bene o nel male "non ti fanno dormire", come suggerisce il titolo. E che tuttavia compongono un amore che "da' senso alla vita".
    Una vita nella quale ci sarà spazio in futuro - magari - per il sogno di registrare in italiano un brano originale? "Adoro cantare in italiano - è la risposta - ma parlare è una cosa, scrivere un'altra. Io non me la sento, sarebbe facile buttar giù una canzone del cavolo, non e' quello che voglio. Se però qualcuno mi scrivesse il testo giusto...".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza