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Il tempo e la storia cambia marcia, conduce una donna

Il tempo e la storia cambia marcia, conduce una donna

Nuovo volto Michela Ponzani, si riparte con rilettura dell'11/9

ROMA, 12 settembre 2016, 12:27

Redazione ANSA

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Michela Ponzani - RIPRODUZIONE RISERVATA

Michela Ponzani - RIPRODUZIONE RISERVATA
Michela Ponzani - RIPRODUZIONE RISERVATA

Puntate più snelle, di 24 minuti, un impianto scenico interattivo, un uso più dinamico dei contenuti multimediali e soprattutto una conduzione al femminile: cambia volto Il tempo e la storia, il programma quotidiano di divulgazione storica di Rai Cultura, da lunedì 12 settembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.45 su Rai Storia, affidato quest'anno alla giovane storica Michela Ponzani, dottore di ricerca e autrice di libri sulla seconda guerra mondiale con una chiave interpretativa molto originale. "Cercheremo di raccontare temi legati alla contemporaneità senza rinunciare a leggerli in chiave storica", spiega Ponzani.
    "Il cruccio di ogni storico è cercare di capire il tempo in cui viviamo attraverso il passato: un compito sempre più difficile nell'era della comunicazione veloce, che però ci rende sempre più un popolo senza memoria, ci spinge a perdere di vista i legami con il passato. E invece la storia può esserci molto utile". Nel primo appuntamento, "11 settembre il giorno dopo" Emilio Gentile analizzerà gli Stati Uniti all'indomani degli attacchi alle Torri Gemelle. "Leggeremo l'anniversario con un taglio particolare - sottolinea Ponzani - cercando di cogliere le ricadute gli attentati a livello empatico: il terrore, la destabilizzazione, la perdita dell'identità, ma anche la ricerca di un nuovo senso religioso. Bush diventa una sorta di capo carismatico, una figura simbolica che spinge la nazione a ritrovare unità e forza attraverso la fede e proclama la 'guerra al terrore' come parte di un progetto divino che la provvidenza ha affidato all'America". Chiese, moschee e sinagoghe si affollano, i testi sacri incrementano le vendite dal 45%, le consultazioni dei siti religiosi aumentano del 50%. E intanto la 'Old Glory' sventola ovunque: per le strade, negli stadi, nelle chiese come segno di un'appartenenza da riconfermare. In un percorso di 170 puntate, realizzate con la consulenza di 14 storici (Alessandro Barbero, Mauro Canali, Franco Cardini, Isabelle Chabot, Giovanni De Luna, Ernesto Galli Della Loggia, Emilio Gentile, Agostino Giovagnoli, Alberto Melloni, Gilles Pécout, Francesco Perfetti, Giovanni Sabbatucci, Silvia Salvatici, Lucio Villari), Il tempo e la storia si occuperà anche "del dramma dei profughi in Europa, dei nuovi muri che sono anche steccati ideologici e culturali, del mondo in cui è cambiato il nostro approccio rispetto a temi come la tolleranza, l'accoglienza, la democrazia. Parleremo - anticipa Ponzani - di Oriana Fallaci, scrittrice, giornalista e donna in prima linea e della lunga storia dell'emancipazione femminile, dal matrimonio riparatore 'abolito' soltanto nel 1981 alla legge Cirinnà. E ancora del digiuno di papa Francesco contro la guerra in Siria e dei cento anni dalla nascita di Moro, raccontato attraverso le lettere che la gente scrisse alla famiglia nei giorni del sequestro, missive specchio di un'epoca in cui il rapporto di identificazione con la politica era ancora fortissimo".
    A suggellare ogni puntata, Michela Ponzani ha voluto "una citazione letteraria, da Pavese a Scalfari: non è un esercizio di retorica - ci tiene a sottolineare - ma la volontà di invogliare lo spettatore ad approfondire ancora di più i temi trattati". 
   

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