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Torino non molla, qui l'edizione 2017

Chiamparino e Appendino rilanciano, avanti per nostra strada

     Torino continuerà ad avere il suo Salone del Libro. La decisione degli editori di uscire dalla Fondazione per il Libro, il soggetto promotore della buchmesse subalpina, e di organizzare una sua manifestazione a Milano, non manda ko la città della Mole, con le istituzioni piemontesi che fanno quadrato per difendere la loro creatura. "Andiamo avanti per la nostra strada: il Salone del Libro è un valore aggiunto per Torino e per il Piemonte e l'edizione 2017 si farà", annuncia la sindaca pentastellata Chiara Appendino, mentre il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino promette "un progetto forte che possa aprire un nuovo ciclo trentennale" della kermesse torinese.
    La sfida, dunque, "è accettata", come sottolinea Chiamparino.
    E l'impressione è che sia soltanto agli inizi. "Giocheremo le nostre carte sul piano dell'innovazione culturale con un progetto che segni discontinuità con il passato e un rilancio forte del Salone del Libro, un progetto che, anche in considerazione dell'intesa e del sostegno al Salone da parte del Mibact e del Miur, abbia come obiettivo la promozione di tutte le forme di lettura a livello nazionale", sottolinea il presidente Chiamparino, secondo cui le intenzioni del presidente dell'Aie Federico Motta, erano "note da tempo". E anche "pretestuose": "Nelle scorse settimane ha lamentato lo scarso coinvolgimento degli editori - osserva il presidente della Regione Piemonte - ma non riesco a immaginare un coinvolgimento maggiore che inserire l'Aie tra i soci della Fondazione, ruolo che mette qualunque scelta nella disponibilità dell'Associazione. Tanto più che le valutazioni del suo predecessore sono sempre state positive...".
    "Lavoreremo con gli editori che non la pensano come il dottor Motta e che si renderanno disponibili, afferma la sindaca Appendino, assicurando una nuova fase per rilanciare il Salone con progetti innovativi, potendo contare sul supporto del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, del Miur, della Regione Piemonte e di Banca Intesa San Paolo".
    Partner forti, a cui nelle ultime ore si è aggiunta anche l'Itedi, l'editore del quotidiano La Stampa, pronto a scendere in campo con una sponsorizzazione triennale e con il contributo di idee del suo direttore creativo, Massimo Gramellini. L'ultima parola, insomma, non è ancora scritta e Torino spera ancora di poter dire la sua. 
   

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