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Fuga dall'Isis, la rete delle donne yazide

Fuga dall'Isis, la rete delle donne yazide

Sky TG24 dedica reportage su attivisti anti Califfato

ROMA, 06 gennaio 2016, 21:59

Redazione ANSA

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Fuga dall 'Isis, la rete delle donne yazide © ANSA/AP

Fuga dall 'Isis, la rete delle donne yazide © ANSA/AP
Fuga dall 'Isis, la rete delle donne yazide © ANSA/AP

S'intitola Fuga dall'Isis l'eccezionale reportage che Sky TG24 propone, in prima visione per l'Italia, domani alle 21.10 su Sky TG24 HD (canali 100 e 500 di Sky), e in chiaro sul canale 27 del Digitale terrestre. Si tratta di un documento che racconta la storia della rete di attivisti anti Isis che aiutano la liberazione delle donne cristiane, yazide, perseguitate dal regime.
   

Khaleel al-Dakhi e Abu Mohammed ogni giorno lottano e rischiano la vita perché non vogliono arrendersi al terrore. E' tra l'altro recentissima la notizia dell'uccisione di Ruqia Hassan, l'unica reporter indipendente donna che da Raqqa, roccaforte jihadista in Siria, sfidava l'Isis con le sue cronache.

Al confine con l'Iraq le donne yazide vengono rapite in massa dai guerriglieri dell'Isis e poi vendute e trattate come schiave, subendo ogni giorno stupri e sevizie. Khaleel al-Dakhi, avvocato yazida, ha creato una vera e propria rete clandestina per aiutare le donne del suo popolo a fuggire dai territori dello Stato Islamico.

Grazie al lavoro di questi uomini coraggiosi, centinaia di donne e ragazze sono state salvate: il gruppo corre ogni giorno rischi incredibili per portare queste prigioniere lontano dai loro rapitori, guidandole nel territorio del Califfato verso luoghi sicuri, a volte spostandosi a piedi per due giorni e due notti, senza una pausa. Chi riesce a fuggire racconta di un vero e proprio inferno: donne, ma anche bambine e anziane, violentate dai terroristi. Le ex prigioniere soffrono di un enorme stress psicologico e portano tutti i segni di un trauma non svanisce facilmente. Abu Mohammed conduce un'altra lotta sotterranea contro l'Isis, ma le sue armi sono una fotocamera e internet.

Rischiando ogni giorno di essere arrestato o ucciso, con il suo gruppo di attivisti "Raqqa Is Being Slaughtered Silently", combatte la propaganda del Califfato diffondendo immagini clandestine di Raqqa, ed è divenuto un punto di riferimento nel mondo dell'informazione per comprendere come si vive davvero nel Califfato Islamico. Dai suoi documenti vediamo cosa significa per una donna vivere sotto il dominio della legge degli estremisti islamici. E capiremo le strettissime regole cui le donne devono sottostare: costrette a non uscire di casa se non accompagnate da un parente maschio e a coprirsi integralmente con tre veli, lasciando celati anche gli occhi, obbligate a parlare solo a voce bassa in pubblico, frustate o lapidate per adulterio senza alcuna reale possibilità di difesa.

Il dibattito attorno ai temi trattati nel reportage si estenderà anche ai canali Facebook e Twitter ufficiali di Sky TG24: fb.com/SkyTG24 e twitter.com/SkyTG24

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