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Woman in gold, in tribunale per Klimt

Woman in gold, in tribunale per Klimt

La vera storia di Maria Altmann per ottenere dall'Austria il quadro trafugato alla sua famiglia dai nazisti

13 ottobre 2015, 17:18

Redazione ANSA

ANSACheck

Helen Mirren - RIPRODUZIONE RISERVATA

Helen Mirren - RIPRODUZIONE RISERVATA
Helen Mirren - RIPRODUZIONE RISERVATA

Dopo essere stato un grande successo 'indie' negli Usa, arriva in Italia in 220 copie il 15 ottobre con Eagle, Woman in gold (SCHEDA ANSA CINEMA) con Helen Mirren.

Il film di Simon Curtis ripercorre la straordinaria vicenda di Maria Altmann (Mirren), che oltre 60 anni dopo la fuga dall'Austria con il marito per salvarsi dall'Olocausto, intraprende nel 1998 una battaglia legale, grazie all'aiuto di un giovane e intraprendente avvocato, anche lui di origini austriache, Randy Schoenberg (Ryan Reynolds), nipote del grande compositore Arnold Schoenberg, per riavere parte dei beni della sua famiglia depredati dai nazisti, fra i quali il capolavoro di Klimt, Ritratto di Adele Bloch-Bauer (zia di Maria, ndr), considerato 'la Monna Lisa austriaca'.

Nel cast, fra gli altri, anche Daniel Bruhl, Katie Holmes, Tatiana Maslany e Max Irons. ''Far conoscere i tempi oscuri di ieri, di un'inconcepibile violenza fra esseri umani, e' importante anche alla luce di situazioni non cosi' lontane, di oggi, come in Rwanda, o in Siria'' spiega Dame Helen, classe 1945, che in carriera ha vinto fra gli altri, due premi come miglior attrice a Cannes, uno a Venezia, uno al Festival di Roma, due Golden Globe, quattro Emmy, un Oscar, un Tony e cinque Bafta.

Interpretare Maria Altmann (scomparsa a 94 anni nel 2011) ''e' stato come tornare alla generazione dei miei genitori, che hanno vissuto la seconda guerra mondiale sotto le bombe, a Londra'', dice l'attrice che ha origini russe (il nonno, Pyotr Vasilievich Mironov, si era rifugiato a Londra all'inizio della rivoluzione d'ottobre) -. Ho pensato anche alla mia bisnonna e alle mie prozie, che hanno vissuto in Russia in una sola stanza di un appartamento diviso con molte famiglie. Ma era molto piu' importante che le memorie viscerali di Maria fossero sempre presenti nella mia mente. Per questo ho letto molto sull'Olocausto, in particolare un libro eccezionale come The rise and fall of the Third Reich (di William Shirer, in Italia pubblicato da Einaudi con il titolo "Storia del Terzo Reich" ndr)''. 

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