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Museo d'Orsay in sciopero, a Parigi rabbia visitatori

Un'ora sotto la pioggia, non apre mostra su "Prostituzione"

Sciopero al Museo d'Orsay di Parigi e niente apertura oggi per uno degli avvenimenti più attesi della stagione, la mostra-evento "Splendori e miserie", dedicata all'epoca d'oro della prostituzione a Parigi, fra la Terza repubblica e la Belle Epoque. 

Lo sciopero è stato lanciato dal sindacato CGT (comunisti) contro la proposta di apertura del museo anche di lunedì, tradizionale giornata di riposo settimanale. Secondo il progetto, il lunedì sarebbe dedicato alle visite delle scolaresche.

Un'ora sotto la pioggia, una fila che all'inizio è ordinata poi diventa una calca selvaggia, con turisti e visitatori infuriati: è finita male la giornata di apertura di "Splendori e miserie".

L'iniziativa del sindacato CGT (comunista), sezione cultura, era nell'aria da giorni, da quando si era capito che il ministero è deciso a far passare il suo piano di apertura anche il lunedì, tradizionale giorno di chiusura per il museo che sorge nell'ex stazione ferroviaria. Non per un'apertura al pubblico, bensì per una giornata settimanale dedicata alle scolaresche francesi e di altri Paesi. Eppure, nonostante il temporale fosse nell'aria, nessuno questa mattina ha preso l'iniziativa di informare, per oltre un'ora, le centinaia di persone in attesa.

Parecchi gli italiani, ma anche i tedeschi, gli americani, decine di giapponesi rassegnati dietro le guide turistiche, tutti esasperati sotto la pioggia, senza sapere cosa stesse succedendo. In molti erano arrivati oltre un'ora prima "per non fare la fila" e alle 11 si sono ritrovati gomito a gomito con una marea di ombrelli aperti a battere i piedi e le mani a ritmo, in segno di protesta.

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