Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Cultura
  1. ANSA.it
  2. Cultura
  3. Paul McCartney, quando Yesterday si chiamava "Scrambled eggs"

Paul McCartney, quando Yesterday si chiamava "Scrambled eggs"

Fu incisa 14 giugno 1965, ma Paul la ideò un anno prima

Capita a tutti di svegliarsi la mattina con una melodia in testa. Capitò anche a Paul McCartney, un giorno di gennaio del 1964. Paul aveva 22 anni e abitava a Londra in un appartamento nel palazzo di famiglia della sua fidanzata, l'attrice Jane Asher. Si alzò dal letto, si stropicciò gli occhi e nella sua testa c'era questo sinuoso motivo affiorato chissà da dove. Ancora in pigiama lo suonò subito al pianoforte che aveva in camera e gli piacque molto. Normalmente la musica con cui ci si sveglia è un jingle pubblicitario, o una canzone sentita la sera prima in televisione, a volte una vecchia canzone dell'infanzia. Nel caso di Paul era Yesterday. Ma lui ancora non lo sapeva.

"Ma dove diavolo l'ho sentita?", si chiese il bassista dei Beatles , che non si rendeva conto di aver appena partorito uno dei capolavori della musica pop del '900. La melodia era arrivata in una forma vagamente jazz, e McCartney pensò che potesse trattarsi di qualche brano che il padre ascoltava a casa quando lui era bambino, alla fine degli anni '40. Recentemente qualcuno ha trovato somiglianze in un vecchio pezzo di Nat King Cole, Answer me, che forse ha qualche affinità più nel testo che nella musica: giustamente il portavoce di McCartney ha detto che Answer me "somiglia a Yesterday come Get back a God save the queen".

La fece ascoltare agli altri tre Beatles e ad altri amici chiedendo se a loro ricordava qualcosa. "No, è la prima volta che la sento", risposero tutti. Alla fine dovette rassegnarsi: era proprio una sua creazione, arrivata dal profondo della sua magica anima musicale. Paul diede come titolo provvisorio al pezzo "Scrambled eggs" ("uova strapazzate", titolo forse deciso durante la colazione di quella mattina). La leggenda beatlesiana (smentita però da Paul) vuole che nei tentativi di andare avanti furono tirate fuori rime bislacche come " oh my baby how i love your legs" (piccola, come mi piacciono le tue gambe). La canzone rimase per mesi e mesi in sospeso: Paul ogni tanto la suonava, ma non gli veniva in mente nessuna idea brillante per il testo; nel '64 i Beatles pubblicarono due album, ma Yesterday , non ancora completata, ne rimase fuori.

Fu parecchio tempo dopo, durante una vacanza in Portogallo nel 1965 che Paul ebbe l'ispirazione giusta. In un pomeriggio tirò fuori una sequenza di versi che si sposava perfettamente con la sua melodia. Le tre sillabe di Yesterday riempiono alla perfezione le prime tre note della canzone e aprono la strada alla vena intimista del musicista. Il resto venne fuori con facilità: "all my troubles seemed so far away", tutti i miei problemi sembravano così lontani. La canzone è intrisa di nostalgia per un passato felice, un tema insolito per un ragazzo di 23 anni che suonava nella band di rock and roll più famosa del mondo.

Chi era la donna che Paul rimpiange nella canzone? La malinconia del pezzo ha fatto pensare che , cosciente o meno, Paul stesse parlando della madre morta di cancro quando lui aveva solo 14 anni. In ogni caso il testo poteva suscitare l'identificazione di tutti coloro che , per un motivo o l'altro, pensano che il meglio sia alle loro spalle : adolescenti o adulti, senza differenza, tutti hanno potuto rispecchiarsi nell'atmosfera del capolavoro di Paul. Eppure la sua pubblicazione su vinile fu tormentata. A John Lennon e George Harrison il pezzo piaceva ma lo trovavano troppo distante dal sound che i Beatles proponevano in quel momento. I Fab four erano in fondo una band di musica beat e Yesterday era una ballata di stampo classico . La canzone divenne ancora più classica grazie al colpo di genio del loro produttore George Martin. Dopo che McCartney incise il pezzo con il semplice accompagnamento della chitarra, il 14 giugno 1965, Martin propose di non far suonare gli altri tre Beatles e affidare l'accompagnamento a un quartetto d'archi Paul era parecchio dubbioso: va bene sperimentare e contaminare i generi, ma i fan avrebbero capito? Poi però si fece convincere dall'insistenza del produttore.

I musicisti (due violini, una viola e un violoncello) furono chiamati ad Abbey Road per incidere le loro parti il 17 giugno. A quel punto il capolavoro era completo. In Gran Bretagna Yesterday non uscì come singolo perché Paul non voleva un 45 giri dei Beatles dove i suoi compagni non suonavano. Uscì invece negli Usa dove ebbe un successo immediato e restò in cima alla classifica per nove settimane. Poi fu inserito nell'album Help.

La canzone divenne in breve tempo un successo planetario. beatlesologi calcolano che in 50 anni di vita abbia avuto circa 2500 cover: da Bob Dylan a Elvis Presley e Frank Sinatra tutti i big si sono cimentati, ma nessuna delle versioni regge il confronto con l'originale.

La cover di Bob Dylan 

 

 La cover di Elvis Presley

 

Che Yesterday fosse una cosa di Paul è testimoniato dal primo concerto in cui la canzone fu eseguita. Siamo nel 1965 a Blackpool. In Gran Bretagna furoreggia una trasmissione che si chiama Opportunity Knocks (come dire l'occasione bussa alla tua porta), un programma che può essere considerato a tutti gli effetti l'antenato degli attuali talent canori: il pubblico ascoltava i concorrenti e poi votava per telefono. Nel concerto di Blackpool, registrato per la televisione per promuovere l'album Help, gli altri tre Beatles lasciano il palco a Paul. George Harrison lo presenta com "Paul McCartney da Liverpool" e poi esclama "Opportunity Knocks!" lascando il palco con un paio di balzi . Paul canta da solo Yesterday e alla fine spunta John Lennon con un bouquet di fiori per il suo amico. I Beatles danno ancora una grande prova di unità e amicizia: quell'unità che qualche anno più tardi, ormai separati, dovranno rimpiangere come il loro personale "Yesterday".

Il concerto del 1965 a Blackpool

 

 

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Video ANSA



Modifica consenso Cookie