(di Marisa Alagia)
(ANSA) - MILANO, 27 OTT - "Ancora non ho avuto tempo di
parlare con il mio legale, ma se è così non posso che essere
contenta, adesso però sto insegnando quindi non posso stare al
telefono..". Serena e tranquilla come sempre Maria Francesca
Garritano, in arte Mary Garret, la ballerina della Scala che
qualche anno fa mise a soqquadro il mondo della danza sfatando
il mito di un universo incontaminato. Parlò di competizioni,
sacrifici e soprattutto di anoressia, che lei stessa aveva
vissuto in prima persona e per questo la Scala, dove ballava da
quando aveva 18 anni la licenziò. Un licenziamento subito
impugnato davanti al Tribunale di Milano che però le diede
torto. Oggi invece la sezione lavoro della Corte d'Appello ha
accolto il suo ricorso, annullato la sentenza di primo grado e
disposto il reintegro di Mary Garret al suo posto di lavoro, il
Teatro scaligero.
"Siamo ovviamente molto soddisfatti - ha detto il legale
della ballerina Alessandro Russo -. Abbiamo sempre ritenuto di
aver ragione, non c'e' mai stato alcun intento di danneggiare la
Scala, si sono creati una serie di equivoci e questo finalmente
è stato capito". "Ora Maria Francesca potrà tornare in teatro, a
fare il lavoro per cui studia e si impegna da quando era una
bambina - ha detto ancora il legale -. La sentenza di primo
grado del Tribunale di Milano era stata ingiusta, la sezione
lavoro della Corte d'Appello ha rimesso le cose a posto".
Garritano, nata a Cosenza nel 1978, nel 2010 aveva pubblicato
'La verità vi prego sulla danza!". Nel libro smontava l'immagine
un po' romantica e flautata delle ballerine di danza classica,
descrivendo una realtà di tutti i giorni fatta in realtà di
sacrifici e competizione personale. Aveva parlato della sue
esperienze personali, di maestre di danza che la prendeva in
giro perchè cicciotella, dei suoi ricordi non proprio piacevoli.
"Un libro rivolto a tutti coloro che, non essendo addetti ai
lavori - spiegò allora - percepiscono il mondo dell'arte
attraverso il proprio intimo sentire e che si stupiscono quando
scoprono che non sempre le cose sono come sembra". Ma a
provocare le furie della Scala furono alcune interviste che
rilasciò successivamente, in particolare a media inglesi. Disse
a chiare lettere che 'una danzatrice della Scala su cinque
soffre di disturbi alimentari'. "L'ho fatto perchè credo che
informare e informarsi sia un passo importante - disse - Non ho
cercato pubblicità, nè volevo danneggiare nessuno". Ma dal
teatro scaligero, dove in quegli anni era una ballerina solista,
partì nel 2012 il licenziamento per 'giusta causa'.
Ora, se vuole, potrà tornare alla Scala, anche se in realtà
in questi anni Mary Garret non si è mai allontanata dal mondo
della danza. E soprattutto ha continuato la sua battaglia contro
l'anoressia: ha fondato Danza in Salute, per insegnare che si
può stare sulle punte senza mortificare il corpo e
l'anima.(ANSA).