Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Festival Roma: Soap opera, sentimenti di plastica tv

Festival Roma: Soap opera, sentimenti di plastica tv

Si parte in commedia tra risate

17 ottobre 2014, 11:36

Francesco Gallo

ANSACheck

Elisa Sednaoui - RIPRODUZIONE RISERVATA

Elisa Sednaoui - RIPRODUZIONE RISERVATA
Elisa Sednaoui - RIPRODUZIONE RISERVATA

I sentimenti di plastica di certa tv aprono la nona edizione del Festival di Roma con 'Soap opera' di Alessandro Genovesi, nelle sale dal 23 ottobre distribuito da Medusa in 450 copie. E, proprio come ricorda il titolo, piombano sull'Auditorium Parco della musica tante storie 'leggere leggere', parodia delle fiction tv ambientate tutte in un condominio dalle pareti trasparenti, come una casa di bambole. A fine proiezione stampa, applausi e qualche fischio, insomma quasi un successo per una commedia che apre un festival internazionale. Questa la storia. Ci sono Gianni e Mario (Ale e Franz), fratelli gemelli che vivono insieme animati da mille ossessioni. C'è Francesco (Fabio De Luigi), single che è stato appena lasciato dalla ragazza Anna (Cristiana Capotondi) che ama ancora.

C'è poi Paolo (Ricky Memphis) che aspetta un figlio da Elena e, proprio per questo stress da uomo che sta per cambiare il suo status, mostra di avere bizzarri dubbi sui propri orientamenti sessuali. Alice (Chiara Francini), vicina di casa, è invece una vera e propria attrice in una soap tv di successo. Una donna leggera che ora non riesce proprio a resistere ad avere avventure amorose con uomini in divisa. E ancora in questa carrellata di teatrini nel teatro c'è il suicidio di Pietro, dirimpettaio di Francesco. E così, il giorno successivo, alla porta di Francesco arriva la bellissima e silenziosa Francesca (Elisa Sednaoui), ex fidanzata del suicida, che troverà un certo feeling corrisposto con lo stesso Francesco. A complicare il bizzarro vivere di questo condominio, sarà l'arrivo del maresciallo dei carabinieri Gaetano Cavallo (uno straordinario, ingombrante Diego Abatantuono) che entrerà nella vita di tutti questi personaggi fino alla sera di Capodanno.

"Sono partito da un copione che avevo scritto per il teatro - spiega Genovesi oggi in conferenza stampa - che non ho potuto più mettere in scena anche perché impegnativo e costoso sia per il cinema che per il teatro. Poi è stato acquistato qualche anno fa dal produttore Maurizio Totti per la Colorado Film. Lo abbiamo girato tutto nel teatro 8 di Cinecittà sulla scenografia della strada d'epoca che fece da sfondo prima a Concorrenza sleale di Scola e poi a Gangs of New York di Scorsese". Da un punto di vista visivo, aggiunge, "proprio come succede nelle soap opera, è tutto proiettato in un universo inventato, in un mondo che non esiste: non capiamo dove ci troviamo né in che epoca siamo, i personaggi usano in scena tablet e cellulari, ma si muovono su auto d'epoca. Veniamo catapultati in un contesto di realismo magico dove tutto è più vero del vero. Il film mescola almeno tre generi consolidati: la commedia, il melò e il noir". Sui dissensi registrati a fine proiezione stampa, replica Genovesi (Il peggiore Natale della mia vita): "Ci vuole un certo coraggio a presentare una commedia in apertura di un festival, ma il coraggio fa parte del mio lavoro. Ma questa - conclude - non è un'opera con chissà quali pretese intellettuali. Insomma, sono onorato di essere qui".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza