(ANSA) - Dalla meravigliosa statuaria dell'antico Egitto ai dipinti dei grandi maestri del passato fra cui Tiziano, El Greco, Caravaggio, Rembrandt, dal paesaggio ottocentesco e impressionista a Van Gogh e all'astrazione di Rothko e De Stael: una straordinaria carrellata di capolavori racconterà a Vicenza la suggestione, la magia, la tragicità della notte. Dal 24 dicembre al 2 giugno, 'Tutankhamon Caravaggio Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento' riunirà negli spazi della Basilica Palladiana circa 115 opere, prestiti eccezionali dei musei più prestigiosi del mondo, per una rassegna che si preannuncia già da ora molto attesa.
"Stiamo registrando un interesse clamoroso, all'annuncio della mostra su Facebook abbiamo avuto oltre 400.000 visualizzazioni, il doppio rispetto a quelle che ci sono state in occasione dell'esposizione bolognese della 'Ragazza con l'orecchino di perla' di Vermeer", spiega il curatore e patron di Linea d'ombra Marco Goldin, che oggi ha presentato l'iniziativa alla stampa. Rosee previsioni, sostenute da una massiccia campagna informativa che parte il 12 settembre con la distribuzione di un quaderno di 120 pagine allegato a quotidiani nazionali e locali (Repubblica, Corriere della Sera, Giornale di Vicenza) e con una tournée teatrale che toccherà le maggiori città. Mentre il 15 settembre si apriranno le prenotazioni, che senza dubbio confermeranno le prime valutazioni di Goldin.
Forte di un main sponsor come il Gruppo Segafredo Zanetti, il sostegno del comune di Vicenza, della Fondazione Teatro Comunale della città, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona, Goldin è stato persino in grado di cambiare il progetto della mostra in corso d'opera, aggiungendo all'allestimento quasi una trentina di opere capitali per dare vita a confronti inusuali e ambiziosi tra artisti diversi ed epoche pittoriche e approfondire complesse tematiche legate al fascino della notte (spazio reale ed esperienza interiore) che attraversano la storia dell'arte dalla più remota antichità.
Il percorso espositivo, spiega il curatore, sarà suddiviso in sei sezioni. Si partirà con le testimonianze della civiltà egizia, in cui "si sedimenta l'idea della notte del mondo oltre il mondo". Quella notte abitata nel ventre delle Piramidi, quel viaggio ultraterreno che a Vicenza sarà raccontato dai bellissimi reperti provenienti dal Museum of Fine Arts di Boston, fra cui figurano il corredo della Regina Hetherphes, il celeberrimo volto di Tutankhamen re bambino sino ai Ritratti del Fayum, quando Egitto e Roma si incontrano. Si proseguirà quindi con 'Figure sul limitare della vita. Da una finestra viene la notte', sezione dedicata alle immagini dell'arte sacra, ambientate in una palpitante o tragica oscurità. Dalle natività alle deposizioni, ecco i capolavori di Tiziano, Lotto, Bassano, Tintoretto, Savoldo, Correggio, Carracci. Ci sarà anche 'L'estasi di San Francesco' di Caravaggio, affiancata a quella di El Greco.
Con 'Di lune e di stelle. E di tramonti prima. Il secolo della natura', la mostra affronterà il paesaggio notturno dell''800 presentando opere di Corot, Turner, la pittura americana, fino agli impressionisti (naturalmente Monet) e a Van Gogh (presente in tutto con quattro opere). E se un ulteriore approfondimento sull'arte antica sarà dato da 'Il bianco e il nero della notte. Una mano incide una lastra', con 16 capolavori dell'incisioni, otto di Rembrandt e altrettante di Piranesi, 'Sere e notti del Novecento. Il cielo e lo spirito' introdurrà all'arte del '900 e alla straordinaria stagione dell'astrazione, in cui la notte diventa un viaggio interiore (Rothko, Noland, Morris Louis, De Stael). La sala finale, preannuncia Goldin, costituirà il riepilogo di tutta la mostra e riunirà le opere più significative, 12 capolavori per illustrare le varie tematiche affrontate nel percorso espositivo. Ci sarà un dipinto di Rothko dominato dal colore arancione che dialogherà la 'Donna di Tahiti' di Gauguin, adagiata su una sabbia della stessa cromia, seguiti dal "contatto prepotente tra le deposizioni di Rubens e Luca Giordano accanto a un corpo assassinato di Cezanne (il suo unico notturno) e a uno accovacciato di Bacon". A sovrastare tutti 'Sentiero di notte in Provenza' (1890) di Van Gogh, icona della mostra. (ANSA)
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