Speravano che "quell'aperitivo
finisse quanto prima", perché avevano "notato che Confalonieri
era molto strano", i due coniugi rimasti vittime, il 2 ottobre
scorso, di Omar Confalonieri, l'agente immobiliare di 48 anni
con ufficio in via Montenapoleone a Milano finito in carcere per
aver stordito la coppia con farmaci a base di benzodiazepine, da
lui sciolti di nascosto nei drink, per averli sequestrati per
ore nella loro abitazione e per aver abusato della donna.
Ai due, come emerge dai verbali contenuti nell'ordinanza del
gip Pepe emessa su richiesta dell'aggiunto Mannella e del pm
Menegazzo, era venuto il sospetto, proprio nel corso di
quell'aperitivo in un bar vicino alla loro casa e durante il
quale avrebbero dovuto discutere di una compravendita di un box,
che Confalonieri si stesse comportando in modo strano. "Non si
parlava assolutamente dell'argomento immobiliare, che era alla
base del nostro incontro - ha spiegato la donna agli inquirenti
- non aprivamo l'argomento perché avevamo notato che
Confalonieri era molto strano e quindi eravamo molto a disagio,
sperando che quell'aperitivo finisse quanto prima".
Il 48enne, tuttavia, era già riuscito, come documentato pure
dalle immagini delle telecamere di sorveglianza del locale, ad
iniettare con una siringa il farmaco nei due cocktail, andandosi
a prendere i drink direttamente al bancone, mentre i gestori si
lamentavano proprio di questo comportamento. E la coppia subiva
già i primi potenti effetti del farmaco. Dagli atti
dell'inchiesta dei carabinieri risulta pure che, dopo gli abusi
subiti a casa, la donna sarebbe stata portata da Confalonieri
anche nella sua abitazione. La vittima ricorda "di essere
entrata nell'abitazione dell'uomo, ma non sapeva riferire che
cosa fosse accaduto". Nel frattempo punta un altro caso sospetto
a Bergamo che ha riguardato una ragazza narcotizzata e
violentata. Gli atti del procedimento, che è stato però
archiviato, sono stati chiesti oggi dal pm milanesi ai colleghi
bergamaschi.
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