La Cop26 può rappresentare una
"vittoria" per l'ambiente e la vita su questo pianeta ma bisogna
agire subito. E' quanto ha detto
l'inviato presidenziale americano per il clima, John Kerry,
intervenendo alla London School of Economics nella capitale
britannica in un evento che fa parte della sua agenda di impegni
di preparazione alla conferenza Onu sul Clima che si apre
domenica a Glasgow. Ha affermato che c'è stato uno slancio
"reale, significativo e promettente" tra i Paesi e le aziende
per guidare il passaggio alle economie verdi ma c'è ancora un
divario tra le azioni promesse e i livelli reali di riduzione
delle emissioni di gas serra, necessaria per evitare un
pericoloso surriscaldamento globale. Kerry, riferendosi anche
agli Stati che non sono favorevoli a fissare obiettivi troppo
vincolanti per le loro economie, ha avvertito: ``Madre natura ha
solo una misura di quante emissioni ci sono nella nostra
atmosfera e non fa caso se si tratta di Stati Uniti, Cina,
Russia, Messico, Brasile. Ogni grammo conta, ogni decimo di
grado di temperatura conta". L'inviato americano dopo aver
condotto discussioni con la controparte cinese sugli sforzi per
fronteggiare la crisi climatica andrà da Londra a Roma il 30
ottobre per raggiungere il presidente Usa Joe Biden al G20, per
poi volare alla Cop26 di Glasgow.
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