Circa duemila persone al grido
"libertà, libertà" e "Bassetti terrorista" hanno sfilato per le
vie del centro di Cagliari per protestare contro l'obbligo di
green pass nei posti di lavoro. Un corteo si è snodato da piazza
del Carmine, dove un'imponente schieramento di forze dell'ordine
ha presidiato l'ingresso dell'ufficio di rappresentanza del
Governo e del Tar, per arrivare davanti all'assessorato
regionale della Sanità e quindi sotto il palazzo della Regione
per concludere una manifestazione che ha bloccato per circa
un'ora le principali strade del centro cittadino. Alcuni momenti
di tensione si sono vissuti in via Pola quando sui no-green pass
che transitavano in corteo è piovuta una secchiata d'acqua.
Diversi manifestanti hanno reagito rivolgendo verso il palazzo
con parole dure e invitando il responsabile del gesto a scendere
in strada. Poi il serpentone di gente ha proseguito verso il
palazzo che ospita gli uffici regionali.
Nel documento delle associazioni "Is Pipius non si tocant",
"Sa Defenza" e "Magliette bianche" si parla di "presunta
pandemia che si basa su presupposti che non trovano fondamento
nella realtà fattuale", dicendosi contrari ai vaccini, ritenuti
"sieri sperimentali" e richiamando diverse norme che
contrasterebbero con l'obbligatorietà del certificato verde.
Tra i cartelli mostrati dai manifestanti alcuni definiscono
il green pass "abusivo", mentre altri inneggiano alla
"disobbedienza civile, quando lo Stato si comporta da
dittatore".
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