"Non si può sparire nel nulla a 79
anni, non una donna non autosufficiente, con gravi problemi di
sordità e di demenza senile, che non usciva mai di casa da sola
e non può essersi mossa in autonomia dal luogo in cui si son
perse le sue tracce". Lo afferma Laura Rizzi, medico anestesista
di Torino, figlia di Silvana Gandola, la donna di cui non si
hanno notizie dal 28 marzo, quando è scomparsa dalla spiaggia di
San Silverio, tra Portobello e Vignola, in Gallura.
Tornata ancora in Sardegna per battere a tappeto il
territorio e chiedere l'aiuto di chiunque voglia fornire
informazioni utili, la figlia si è rivolta all'ANSA."Mi appello
alla coscienza di tutti perché non riesco a credere che nessuno
abbia visto o notato niente", dice. Sulla vicenda, che presenta
diversi lati oscuri, c'è un'inchiesta che la Procura di Sassari
ha affidato al reparto operativo del Comando provinciale dei
carabinieri. "Non si esclude alcuna pista, sin qui sono state
raccontate tante falsità ma non riesco a capire perché -
denuncia la figlia - Dei tantissimi avvistamenti, solo pochi
sono stati ritenuti credibili".
Vedova da inizio anno, Silvana Gandola aveva lasciato il
Portogallo, dove viveva col marito, per stabilirsi in una sua
casa a Badesi con una badante reclutata dai familiari in
Piemonte. La mattina del 28 marzo sono uscite di casa insieme
per una passeggiata al mare, ma da lì si sono perse le tracce
dell'anziana. "In cinque mesi non abbiamo riscontri né elementi
utili al suo ritrovamento. Qualcuno che ha visto o sentito
dev'esserci per forza, serve la collaborazione di tutti o non si
arriverà a capo di questa storia", è l'ultimo accorato appello
di Laura.
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