Hanno dichiarato falsamente di
trovarsi nelle condizioni previste per poter accedere a forme di
sostegno economico con l'assegnazione di buoni spesa Covid 19,
ma si tratta di soggetti, sei dei quali con precedenti per
associazione di tipo mafioso ex 416 bis, e altri già noti per
truffa, associazione per delinquere, rapina, porto e detenzione
abusiva di armi. Diciannove "furbetti" sono stati scovati nel
Crotonese, grazie all'attività del gruppo interforze formato da
personale di Questura, Carabinieri e Guardia di finanza, e
denunciati per indebita percezione di erogazioni ai danni dello
Stato. Tutti i soggetti sono stati segnalati alle autorità
competenti per l'irrogazione delle previste sanzioni
amministrative.
L' attività di monitoraggio avviata allo scopo di fare luce
su possibili utilizzi impropri dei sussidi è stata avviata su
impulso della Prefettura di Crotone, con il coordinamento della
Procura della Repubblica, ed è stata condotta attraverso il
monitoraggio e lo screening dei nuclei familiari residenti nei
comuni di Crotone, Isola Capo Rizzuto, Rocca di Neto, Cutro,
Petilia Policastro, Mesoraca e Cirò. In particolare Il personale
della Questura e i militari dell'Arma dei Carabinieri hanno
raccolto gli elenchi nominativi dei richiedenti, completi di
stati di famiglia e di tutti i soggetti beneficiari e degli
esercizi commerciali convenzionati all'incasso, mentre la
Guardia di finanza si è occupata dei controlli mirati nei
confronti di 179 soggetti.
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