Aveva 2 milioni di euro in
contanti in frigo, che nel frattempo gli sono stati confiscati,
e ora chiede il sostegno al reddito della Regione Fvg,
dimenticando però di citare la proprietà di numerosi immobili.
Si tratta di un cittadino italiano, residente in provincia di
Pordenone, che è stato denunciato per false attestazioni dalla
Guardia di Finanza: grazie alle dichiarazioni mendaci si era
fatto elargire 11.500 euro di contributi regionali.
Il provvedimento adottato dalla Regione Friuli Venezia Giulia
(sospeso dopo l'introduzione del Reddito di Cittadinanza)
consiste in un intervento monetario di integrazione al reddito
erogato nell'ambito di un percorso concordato e definito con i
Servizi Sociali dei Comuni e i Centri per l'impiego finalizzato
a superare le condizioni di difficoltà del nucleo familiare del
beneficiario.
A seguito degli Isee presentati, l'indagato era riuscito ad
accedere a tale misura di sostegno in diverse annualità. I
riscontri documentali effettuati dalle Fiamme Gialle hanno
permesso di accertare che nelle varie autocertificazioni
presentate l'imprenditore aveva omesso di dichiarare la
proprietà di alcune abitazioni e di terreni. Da qui la denuncia
all'Autorità Giudiziaria per indebita percezione di erogazioni a
danno dello Stato.
Non è la prima volta che l'indagato tenta la strada delle
"sovvenzioni pubbliche": in passato, infatti, aveva provato, nel
corso delle sue vicissitudini giudiziarie, a beneficiare anche
del "patrocinio legale" a spese dello Stato, per le quali,
tuttavia, lo stesso Giudice del Tribunale cui era pervenuta la
richiesta aveva rigettato l'istanza, proprio sulla scorta
dell'ingente somma di denaro contante in suo possesso, scoperta
durante la fase istruttoria dell'inchiesta: indagato per frode
fiscale assieme al fratello, nel corso di una perquisizione
domiciliare erano stati trovati i 2 milioni di euro nel frigo,
della cui provenienza non aveva saputo dare spiegazione.
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