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Vaccini, al via prenotazioni per tutti. Boom degli under 29 in Lombardia

Figliuolo: 'Flessibilità sulla prenotazione del richiamo ai giovani'

Da oggi prenotazione dei vaccini possibile per tutti.  Altri 2,5 milioni di dosi di vaccini anti covid, oltre ai 3,5 milioni di Pfizer già in distribuzione, sono in arrivo questa settimana in Italia.  Sono arrivate a quota 40 milioni (39.958.409 secondo il sito ufficiale del Governo) le dosi di vaccino distribuite alla regioni in tutta Italia. I dati aggiornati dicono che sono state somministrate finora 35.435.853 dosi pari all'88,7% del totale distribuito, con 12.294.543 persone (pari al 22,66% della popolazione over 12) che hanno completato il ciclo vaccinale. A questi vanno aggiunti circa altri 11 milioni di italiani che hanno già ricevuto la prima dose.

Sono 391.574, alle ore 10 di oggi, le prenotazioni per il vaccino anti Covid-19 per gli under 29 effettuate da ieri sera sul portale di Regione Lombardia e Poste Italiane. È quanto si apprende dalla direzione Welfare della Regione. Nel dettaglio, 232.816 riguardano la fascia tra i 20 e i 29 anni, 120.433 quella tra i 16 e i 20 anni, 42.229 la fascia tra i 12 e i 16 anni e 73 gli under 11.

"Oggi è una giornata storica: il Piemonte è tra le poche regioni in Italia che oggi parte realmente con i vaccini nelle aziende. Non è una iniziativa spot, che domani chiude, perché andrà avanti con un contingente di circa 5mila vaccini al giorno". Così il governatore Alberto Cirio intervenendo alla conferenza stampa di Confindustria Cuneo al Palaexpo di Cherasco per il via alle vaccinazioni nelle aziende. "Questo sistema permette di vaccinare prima lavoratrici e lavoratori, dando la possibilità ad altri di essere vaccinati con il sistema sanitario regionale".

'Ho appena firmato una lettera per tutte le Regioni per dire di trovare delle soluzioni di massima flessibilità per le prenotazioni, penso alle classi più giovani che nei mesi estivi si sposteranno. Già in fase di prenotazione dovrà essere possibile trovare la data migliore per il richiamo e far sì, con la flessibiltà, che già in quella fase si possa spostarlo eventualmente in un altro giorno nel range dei 42 giorni o delle 4-12 settimane. E' fattibile, ci vorranno i tempi tecnici di adeguamento dei sistemi informatici su cui la struttura è pronta a dare una mano". Così il Commissario Francesco Figliuolo a Elisir su Rai 3. 'Ci sono studi avanzati sulla seconda dose eterologa, ovvero fare la prima dose con Astrazeneca e la seconda con Pfizer o Moderna" e "sembra che diano un'ottima risposta", ha aggiunto. 

"In questo momento, riguardo agli over 60, mancano 2 milioni e centosettantamila, sono ancora tanti - ha spiegato il Commissario - Un bel lavoro è stato fatto e dobbiamo ancora salire nelle percentuali. Dobbiamo pensare a quelle persone che sono titubanti o non scolarizzate dal punto di vista informatico. Ho detto alle regioni di cercarli, sia attraverso i loro team mobili sia attraverso quelli della Difesa: tra questi ultimi ce ne sono 44, che stanno operando con preciso mandato di andare a cercare fragili e over 60". "La vaccinazione della fascia 12-15 è importante ed anche se non è obbligatoria è molto raccomandata. Dico ai genitori di avvicinarsi in maniera totale alla scienza e alla vaccinazione perché servirà molto all'apertura delle scuole - ha detto Figliuolo -  Bisogna mettere in sicurezza i ragazzi ma anche giovanissimi, maturandi, 18enni e 25enni, che sono poi quelli che hanno più contatti sociali, dobbiamo bloccare così le varianti per far sì che a ottobre rimaniamo in sicurezza". 

Vaccinazioni in vacanza. Candidatura o prenotazione della seconda dose presso la regione di soggiorno - purché quest'ultimo sia di lunga durata - vaccinazione in farmacie o hub e, infine, rilascio del certificato di avvenuta somministrazione del richiamo con la trascrizione all'anagrafe vaccinale nella regione di residenza. E' quanto prevede un documento stilato dalla Commissione Salute delle Regioni, che sarà presentato oggi al Governo, sul vaccino per i turisti. A valutare l'ideoneità delle candidature sarebbero comunque le Regioni di soggiorno, per poi fornire data e luogo via sms, garantendo però la disponibilità del tipo di vaccino richiesto.

"Se le consegne di vaccini Pfizer previste saranno sufficienti, le prenotazioni per gli adolescenti dai 12 anni in Liguria "partiranno entro 10 giorni a scaglioni". Così il presidente della Regione Giovanni Toti ad Agorà su Rai 3. "La Liguria ogni settimana somministra tra il 97 e il 98% delle dosi consegnate, non è che se ora apro ai 12enni e gli dico di prenotare sul cellulare, ho un vaccino da fargli. Finché non arrivano le nuove scorte e non sappiamo quanti vaccini saranno consegnati tra giugno e luglio, non possiamo fare neanche una sensata agenda di prenotazione".  

 "Al 2 giugno risultano vaccinati 7.589.143 tra fragili e caregiver di cui 6.396.095 fragili. Sono dati molto molto importanti. E' ovvio che la campagna di vaccinazione non è semplice anche per l'individuazione stessa: vi sono anche alcune ritrosie da parte di qualcuno di voler vaccinarsi. Il generale Figliuolo ha tracciato anche nelle nuove linee guida l'apertura alle vaccinazioni domiciliari, luoghi di prossimità: medici, pediatri, farmacisti proprio per completare l'immunizzazione e venire incontro a delle difficoltà di tipo logistico". Lo ha detto il ministro alle Disabilità Erika Stefani intervenendo a 'Radio Anch'io" su Radio Uno Rai.

Intanto continuano a ritmo serrato le vaccinazioni nel Lazio. Ieri è stato il primo giorno dell'open week over 18 Astrazeneca festa della repubblica, destinato a chi ha più di 18 anni. Tutti esauriti i posti a disposizione e saranno implementati per le giornate di sabato 5 e domenica 6 giugno, sempre con ticket virtuale sulla app ufirst. I ticket verranno staccati a partire da  giovedì 3 giugno. Per quanto riguarda le vaccinazioni dei maturandi, "grande partecipazione dei ragazzi.  Domani giornata finale", ha spiegato ieri  l'assessore alla Sanità del Lazio Alessio D'Amato.

La Sardegna si prepara all'immunizzazione di massa di tutta la popolazione over 16. Da venerdì 4 giugno la platea dei soggetti vaccinabili nell'Isola si amplia con l'inclusione dei cittadini nella fascia d'età 16-39 anni: a partire dalle 12, tramite la piattaforma di Poste Italiane, saranno abilitati a prenotare la somministrazione delle dosi negli hub e nei centri vaccinali del territorio regionale. Una scelta, quella di partire dal 4 giugno, dettata dall'esigenza di avere maggiori certezze in relazione alle scorte disponibili.

Al via anche in Sicilia, da oggi, le prenotazioni per le vaccinazioni antiCovid per chi ha tra 16 e 39 anni. L'estensione della somministrazione del siero al nuovo target (che comprende oltre un milione e trecentomila persone) è stata autorizzata nell'ambito della campagna nazionale di immunizzazione. Verranno utilizzati i vaccini Pfizer e Moderna e, su base volontaria, anche Vaxzevria e Janssen (monodose).

Intanto il vaccino della cinese Biotech Sinovac guadagna l'approvazione d'emergenza dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), che lo omologa come "sicuro, efficace" e conforme agli standard internazionali anche nel processo di produzione. Il comitato indipendente di esperti vaccinali che fornisce i pareri all'agenzia Onu fa sapere che il vaccino - il secondo di produzione cinese approvato dopo il Sinopharm, sdoganato il 7 maggio - è utile per sopperire all'emergenza e somministrabile in due dosi distanziate di quattro settimane alle persone di 18 anni e più.

Il Sinovac, ha stabilito l'Oms, ha un'efficacia solo del 51% nell'impedire il contagio, ma del 100% nel prevenire i sintomi gravi e il ricovero, secondo i dati della sperimentazione, che tuttavia appare lacunosa nei dati sull'incidenza della copertura nelle persone di 60 anni e oltre. Fra i vantaggi accertati, dice ancora l'agenzia Onu, la facile stoccabilità, che rende il preparato Sinovac adatto all'impiego negli Stati meno ricchi. Ed è infatti già utilizzato in 22 Paesi, frutto della "diplomazia dei vaccini" di Pechino. Fra questi, Turchia, Brasile, Messico, Cile, Thailandia e Tunisia. Il via libera dell'Oms permette infatti al Sinovac di essere utilizzato nel programma Covax, che s'incarica di vaccinare i Paesi a basso reddito, altrimenti esclusi da ogni profilassi.
   

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