Estradato dalla Svizzera in Italia
Taulant Pasho, il 33enne albanese indagato per la morte dei
genitori Shpetim e Tauta Pasho, i cui resti sono stati trovati
il dicembre 2020 in valigie abbandonate ai margini di un terreno
tra il carcere di Sollicciano, a Firenze, e la superstrada
Fi-Pi-Li. I motivi della richiesta di estradizione, avanzata
dalla procura di Firenze e accolta dalle autorità elvetiche, non
riguardano l'inchiesta per il duplice omicidio ma una condanna
definitiva a 3 anni e 4 mesi per detenzione di sei chili di
hashish in un garage a Firenze. Per questi fatti Taulant Pasho
fu arrestato in flagranza l'11 giugno 2016. La condanna
definitiva è arrivata il 19 dicembre 2019. Pasho, che adesso sta
scontando la pena nel carcere di Como, fino a poche settimane fa
era detenuto in Svizzera, dopo si trovava recluso dall'ottobre
scorso per altre ragioni, furto con scasso e violazione di
domicilio. Insieme a lui nelle indagini per la morte dei coniugi
Pasho sono indagati l'ex fidanzata, Elona Kalesha, attualmente
reclusa nel carcere fiorentino di Sollicciano, e il fratello
minore di lei Denis Kalesha.
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