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Al rifornimento dei rifugi ora ci pensa il drone

Al rifornimento dei rifugi ora ci pensa il drone

Progetto pilota della Provincia di Bolzano con una start up

BOLZANO, 04 maggio 2021, 09:36

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'Alto Adige punta sull'impiego di droni per le consegne settimanali ai rifugi di generi alimentari e di altre merci. Solitamente, infatti, i rifornimenti avvengono con l'impiego di elicotteri, con costi elevati e inquinamento acustico. Una dimostrazione pratica di come potrebbe funzionare il servizio si è tenuta nei giorni scorsi a Naz-Sciaves, presso la sede della Flying Basket, una start up specializzata in aeromobili a pilotaggio remoto.
    I droni consentono la consegna fino a 100 chili di materiale a volo. I gestori dei rifugi di proprietà provinciale potrebbero inviare la "lista della spesa". Quindi con un autoveicolo gli acquisti potrebbero essere trasportati ad un punto di raccolta convenuto e da lì consegnati in quota al rifugio per mezzo di droni. Le consegne dovrebbero essere settimanali con la possibilità di ulteriori ordini integrativi.
    "Con il nostro progetto pilota intendiamo garantire zero emissioni di Co2, dannose per il clima, minor inquinamento acustico e nel tempo anche un risparmio di denaro pubblico", fa presente l'assessore provinciale Massimo Bessone. "Questa nuova possibilità sarà valutata attentamente assieme ai gestori con i quali si cercherà la miglior collaborazione possibile", spiega Daniel Bedin, direttore della Ripartizione patrimonio. "Questo tipo di consegna, inoltre, consentirebbe ai gestori dei rifugi di contenere i costi di avvio per la ripresa dell'attività stagionale, un aspetto importante per la ripartenza dopo le chiusure per la pandemia", aggiunge Bessone.
   

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