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Allarme voli da New Delhi, rafforzate le misure

Draghi: 'Vicino all'India, missione assistenza sanitaria'. Invio in ambito della Protezione civile Ue

L'ecatombe in India fa sentire i suoi effetti in Italia, con i 214 passeggeri arrivati in serata all'aeroporto di Fiumicino da Nuova Delhi destinati a test e quarantena per arginare l'ultima, pericolosa variante del coronavirus. Cinquanta di loro vanno nella cittadella militare della Cecchignola, gli altri in un Covid hotel sempre a Roma.

All'aeroporto di Fiumicino è atterrato alle 20.57, con i 214 passeggeri, di cui 28 bambini e tre neonati a bordo, il volo dell'Air India AI 1123. I passeggeri, una volta sbarcati, come avvenne già con i voli provenienti dal Bangladesh, tutti sottoposti, presso il Terminal 5 decentrato, ad un tampone antigenico eseguito dalle squadre Uscar, con la struttura sanitaria allestita dalla Regione Lazio.

Ma il Lazio con il presidente Nicola Zingaretti chiede di "bloccare i voli" dal subcontinente indiano, "sollecitando anche iniziative che coordinino a livello europeo gli arrivi". Troppe migliaia di persone da controllare per la sola Regione dove si è già sulle tracce di circa 300 indiani arrivati prima dell'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che impone quarantena e test per i residenti di ritorno dall'India.

In serata, però, il ministro ha accolto la richiesta del governatore del Lazio e inasprito le misure, con una nuova ordinanza che vieta l'ingresso, da qualsiasi punto di confine, a chi negli ultimi 14 giorni abbia soggiornato o transitato anche in Bangladesh oltre che in India. Il provvedimento inoltre, visto l'ulteriore aggravamento della situazione epidemiologica nei due Paesi, rafforza le misure di isolamento per le persone residenti in Italia autorizzate al rientro.

Ai contagi e ai vaccinati sarà legato il destino della misura più contestata rimasta in vigore nella fase di riapertura iniziata il 26 aprile: il coprifuoco. "Al momento è stato fissato alle 22 - ribadisce il ministro degli Affari regionali Mariastella Gelmini - ma il decreto riaperture contiene un meccanismo secondo il quale ogni 15 giorni c'è un check" sull'andamento dei casi e delle immunizzazioni e quindi "siamo pronti gradualmente ad alzarlo alle 23, fino a toglierlo del tutto". Le Regioni sembrano allentare il pressing e non chiederebbero una data precisa. Se gli infetti sono ancora moltissimi - quasi 450 mila 'attualmente positivi' - e i casi quotidiani ben al di là della capacità di tracciamento dei contatti, sul versante vaccinazioni le cose vanno meglio. Oltre 13,2 milioni di italiani hanno ricevuto almeno una dose, il 22,1% della popolazione. Soprattutto il 66,6% degli over 70 ha ora una protezione parziale o totale dal virus. Si va verso i 5 milioni e mezzo di vaccinati integralmente, quasi il 10% degli italiani. Le differenze tra le regioni sono però ancora molto marcate.

"Desidero esprimere la mia profonda vicinanza al popolo indiano per le sofferenze provocate dalla nuova ondata della pandemia - ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi -. L'Italia non farà mancare il proprio sostegno in questo momento di difficoltà. Abbiamo offerto, attraverso il Dipartimento della Protezione Civile, disponibilità all'invio di un sistema di produzione di ossigeno, messo a disposizione dalla Regione Piemonte, che potrà essere utilizzato per rifornire un ospedale tradizionale o da campo. Invieremo anche una squadra di personale specializzato per garantirne la corretta messa in opera".

La missione italiana di assistenza sanitaria all'India, annunciata dal premier potrà partire - spiegano fonti del governo - una volta accettata dal Meccanismo europeo di Protezione civile. La missione sarà coordinata nell'ambito del Meccanismo di Protezione Civile dell'Unione Europea e realizzata grazie alla collaborazione tra Protezione Civile, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero della Difesa-Comando Operativo di vertice Interforze (COI) e Commissario Straordinario per l'emergenza Covid-19.

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