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Doxa, 7 italiani su 10 rimpiangono routine perduta

Doxa, 7 italiani su 10 rimpiangono routine perduta

Sondaggio realizzato per Unhcr, dopo limitazioni pandemia

ROMA, 25 gennaio 2021, 11:07

Redazione ANSA

ANSACheck

Auto in coda in una foto di archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Auto in coda in una foto di archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA
Auto in coda in una foto di archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Quanto ci manca la nostra "fantastica routine"? Sicuramente tanto, dal momento che oltre 7 Italiani su 10 (75%) vorrebbero decisamente tornare alla vita di prima e più di 8 su 10 (85%) ha trovato difficile adattarsi alle limitazioni imposte dalla pandemia. Nel 2013, il 35% dei nostri connazionali (quasi 18 milioni di Italiani) dichiarava che avrebbe immediatamente cambiato vita se solo avesse potuto. Se prima della pandemia la routine era considerata in qualche modo noiosa e scontata, oggi invece viene fortemente rivalutata e desiderata. È quanto emerge dal sondaggio "La routine degli Italiani al tempo della pandemia", realizzato dalla società di ricerche Doxa per l'Agenzia Onu per i Rifugiati (Unhcr) che lancia la campagna "Fantastica Routine".

È un'Italia che oscilla tra paura e speranza quella fotografata dalla ricerca Doxa per Unhcr: il 49% degli intervistati si sente preoccupato per il futuro che si presenta incerto, mentre il 40% si pone tutto sommato sereno e fiducioso verso tempi migliori che di sicuro arriveranno; infine l'11% si dichiara fortunato per avere delle certezze e una stabilità. Del resto, il 25% degli italiani sostiene che in questa fase difficile ha scoperto nuovi aspetti importanti della propria personalità; il 15% è riuscito anche ad adattarsi facilmente e a sfruttare questo momento per una crescita personale. La pandemia ha cancellato molte certezze, colpendo in particolare alcune categorie di persone: la maggior parte degli intervistati ha affermato di sentirsi più solidale soprattutto verso chi ha perso il lavoro e la stabilità economica. Gli anziani, i medici e il personale sanitario, i bambini che non hanno frequentato la scuola, i rifugiati e le persone più vulnerabili sono al centro delle preoccupazioni della maggioranza degli intervistati.

I ritrovi in famiglia e con gli amici sono in vetta alla classifica delle consuetudini che mancano di più, a pari merito con i viaggi, seguiti subito dopo dagli abbracci. Negli ultimi mesi di restrizioni, navigare su internet è stata invece l'attività preferita dagli italiani, seguita dai film e dalle serie TV.

Quasi 9 italiani su 10 (88%) pensano che, una volta finita l'emergenza Covid-19, la routine cambierà completamente. Oltre la metà degli intervistati (53%) afferma che, dopo questa esperienza, apprezzerà di più le certezze e le piccole cose della vita, senza dare più nulla per scontato; il 21% dichiara anche che cercherà di ridurre al massimo gli sprechi.

Infine il 20% sostiene che non si farà più prendere dalla frenesia del lavoro e degli impegni quotidiani e che dedicherà più tempo agli affetti e alle cose veramente importanti, mentre il 6% afferma che dedicherà più tempo anche alle persone più vulnerabili. 
   

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