Riparte la protesta dei magistrati
onorari. Da oggi e sino a venerdì 22 si asterranno dalle udienze
civili e penali. "Non è tollerabile l'indifferenza dello Stato
verso questa categoria di lavoratori" afferma in una nota la
Consulta della magistratura onoraria, segnalando che
all'"assenza di tutele" e a una retribuzione "indegna" si unirà
tra qualche mese, per effetto della riforma Orlando, anche "un
dimezzamento degli impieghi, a scapito dell'efficienza" degli
uffici giudiziari.
"Un Governo che si professa europeista disattende
completamente le sentenze della Corte di Giustizia e le
Direttive cui, quale Paese aderente all'Unione, è
obbligatoriamente vincolato", accusa la Consulta che ritiene
"incostituzionale, e, sordo a tutti i moniti nazionali, della
Anm e della Corte Costituzionale, nonché sovranazionali" il ddl
di modifica della riforma Orlando, prospettato come soluzione
dalle senatrici Valente ed Evangelista.
La Consulta informerà la Commissione europea di questa,
come delle altre, proteste "per le opportune valutazioni in
termini di Recovery Fund, non essendo, nei piani italiani,
previsto un solo centesimo per la magistratura precaria in
servizio. L'unica soluzione praticabile - afferma -è la
decretazione di urgenza, che preveda la permanenza nelle
funzioni e i diritti lavoristici imposti dalla normativa
violata".
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