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È morto Enrico Nicoletti, il cassiere della Banda della Magliana

È morto Enrico Nicoletti, il cassiere della Banda della Magliana

Aveva 84 anni, era affetto da gravi problemi di salute

ROMA, 06 dicembre 2020, 09:16

Redazione ANSA

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Banconote - RIPRODUZIONE RISERVATA

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Una vita da Romanzo Criminale, tra arresti e lusso, ville e azioni criminali, in quella Roma dove per anni comandava la 'holding del crimine' della Banda della Magliana. Una vita quella di Enrico Nicoletti che oggi si e' spenta in una clinica romana: 84 anni segnati dalla criminalita' poliedrica e insidiosa della Banda e dei suoi affari, affari che conosceva benissimo essendo diventato, di fatto e di 'diritto', il cassiere del gruppo. Piu' volte in carcere, detentore dei patrimoni e delle ricchezze accumulate dalla feroce organizzazione che negli anni '70 semino' sangue e morte a Roma, Nicoletti, come un gangster di altri tempi, amava il lusso ostentato. Come testimoniava anche la sua casa con parco, poi confiscata, e destinata dal Campidoglio nel 2005 a sede della Casa del jazz. Nicoletti infatti, originario di Monte San Giovanni Campano, in provincia di Frosinone, e' stato infatti il proprietario di Villa Osio, un complesso di fine anni Trenta immerso nel verde, in via di Porta Ardeatina, trasformato dal lui stesso con maniacale meticolosita' nei dettagli in una sorta di reggia, con marmi, stucchi e idromassaggi a due posti con rubinetti in oro: roba da Gomorra ma ante litteram. Lusso e, a modo suo, eleganza: il bastone come appoggio e come vezzo amava vestirsi di bianco dal panama alle scarpe. Si favoleggia anzi che nella villa avesse immense scarpiere, fatte su misura, per contenere tutte le sue scarpe. Bianche, naturalmente. Nicoletti viene anche indicato come un personaggio legato all'ultimo capo della Banda della Magliana, Enrico De Pedis, detto Renatino, ucciso nel Febbraio 1990. Ed ebbe in eredita' anche alcune proprieta' immobiliari che appartenevano al boss. La carriera di Nicoletti inizia dal basso, quando negli anni '60 faceva fruttare il denaro affidatogli dagli abitanti del suo quartiere di Centocelle. Poi il salto di qualita' negli anni '70 nella Banda della Magliana che in breve tempo ebbe il controllo di tutte le attivita' criminali della Capitale: dalle semplici rapine, le attivita' si espansero ai sequestri di persona, al controllo del gioco d'azzardo e delle scommesse ippiche, ai colpi ai caveau e soprattutto al traffico di droga. Da quegli anni la carriera criminale di Nicoletti, tra un arresto e l'altro, non ha avuto sosta. Tanto da finire anche nel Romanzo Criminale, quello vero, dove il 'Secco', forse un contrappasso, racconta le gesta negative ed affatto eroiche di Enrico NIcoletti morto oggi a 84 anni.

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