Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Revenge porn, in un anno oltre 1000 inchieste

Revenge porn, in un anno oltre 1000 inchieste

Per punire la 'Diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti'

ROMA, 24 novembre 2020, 19:32

Redazione ANSA

ANSACheck

Un uomo al computer - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un uomo al computer - RIPRODUZIONE RISERVATA
Un uomo al computer - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sono oltre mille le indagini aperte in tutta Italia per il reato di revenge porn, introdotto dal Codice Rosso - pacchetto di misure introdotte dal Guardasigilli Alfonso Bonafede contro la violenza di genere - per punire la 'Diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti' (art 612 ter cp). Il dato è contenuto nel report realizzato dal ministro Bonafede a un anno dall'entrata in vigore dello stesso Codice Rosso e presentato in streaming con la partecipazione all'evento del premier Giuseppe Conte, della ministra per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, e di Valeria Valente presidente della Commissione di inchiesta sul femminicidio e sulla violenza di genere. 
   In particolare, sono 1.083 le inchieste aperte per revenge porn, di cui: 121 richieste di rinvio a giudizio 226 richieste di archiviazione 8 sentenze emesse, di cui: 2 condanne con rito abbreviato 3 patteggiamenti 1 condanna in Tribunale 2 proscioglimenti 3 processi conclusi in Tribunale, 13 ancora in corso.

Tra il 1° agosto 2019 e il 31 luglio 2020 (includendo quindi anche i mesi di lockdown), per i 4 nuovi reati introdotti dal Codice Rosso - violazione misure di protezione per le vittime, costrizione al matrimonio, revenge porn, sfregi permanenti - sono state aperte in tutto 3.932 indagini e, per quelle già concluse, in 686 casi è stata già formulata richiesta di rinvio a giudizio. Sono inoltre 90 i processi che si sono già conclusi (65 in fase di udienza preliminare e altri 25 in Tribunale) e nel complesso sono già state inflitte 80 condanne (compresi i patteggiamenti e i decreti penali). Altri 120 processi sono in corso in fase di dibattimentale. "Il dato corposo delle denunce e quello dei procedimenti già approdati alla condanna in primo grado - si legge nel Rapporto del Guardasigilli Alfonso Bonafede sulle nuove misure contro la violenza di genere - consentono di rilevare l'utilità concreta dell'approccio procedimentale, basato sulla corsia preferenziale dell'ascolto, e della introduzione dei nuovi reati. Il dato complessivo delle richieste di rinvio a giudizio appare significativo dell'opportunità dell'intervento normativo del Codice Rosso, in mancanza del quale le gravi condotte tipizzate non avrebbero avuto risposta adeguata".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza