Altre 150 denunce di parenti di
vittime del coronavirus saranno da oggi all'esame dei pm della
Procura di Bergamo che hanno aperto inchieste sulle conseguenze
della diffusione del Covid. Due le inchieste, in particolare
sulla chiusura per alcune ore del Pronto soccorso di Alzano
Lombardo dopo la scoperta di due casi e la mancata applicazione
delle zone rosse a Nembro e ad Alzano. Le denunce si aggiungono
alle altre centinaia presentate nei mesi scorsi, con migliaia di
allegati e il professor Andrea Crisanti, consulente dei pm, ha
chiesto sei mesi di tempo per poterle esaminare.
Il Comitato Noi denunceremo, coordinato dall'avvocato
Consuelo Locati, continua a chiedere che si tolga la segretezza
a tutti gli atti della task force del Ministro della Salute e
accusa il nostro Paese di aver violato le linee guida dell'OMS
sulla comunicazione in caso di minaccia epidemica.
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Consuelo Locati, che assiste il Comitato ''Noi denunciamo'',
e Luca Fusco, presidente e fondatore del Comitato, in procura a
Bergamo durante il Denuncia Day, Bergamo, 10 giugno 2020.
ANSA/ FILIPPO VENEZIA
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Per il responsabile della comunicazione del comitato, Robert
Lingard, "le linee guida dell'OMS sono chiarissime. Durante una
emergenza di sanità pubblica, la popolazione ha bisogno di
sapere a quali rischi va incontro, e quali azioni deve
intraprendere per proteggere la propria vita e la propria
salute".
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