Era parzialmente incapace di
intendere e volere al momento dei fatti per turbe psichiche di
cui soffre ed è ancora socialmente pericolosa Tamara Masia, la
43enne che lo scorso 4 gennaio, in piazza Gae Aulenti a Milano,
ha aggredito un barista di 28 anni, che aveva deciso di troncare
la relazione con lei, prima spruzzandogli uno spray al
peperoncino e poi versandogli sul viso dell'acido e
provocandogli ustioni.
E' questo in sintesi l'esito della perizia, firmata dalla
psichiatra Marina Verga, che è stata depositata oggi in vista
del processo con rito abbreviato a carico della donna, davanti
al gup di Milano Manuela Cannavale, fissato per giovedì
prossimo.
"Siamo soddisfatti che sia stata accertata la pericolosità
sociale dell'imputata, perché in questo modo verrà curata e
speriamo che così non sarà più un pericolo per il mio assistito
e per altre persone", ha spiegato l'avvocato Fausto Gianelli,
legale di parte civile del giovane vittima dell'aggressione.
Gianelli ha raccontato di aver presentato una denuncia in
Procura a luglio, sempre a carico di Masia, per minacce e
stalking: la donna, secondo la denuncia, anche dal carcere
avrebbe inviato al 28enne lettere con su scritto frasi come "ti
vengo a cercare".
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