Il Tar ha accolto il ricorso di
Bayer e Novartis contro la Regione Lombardia per la delibera n.
XI/1986, che prevedeva dal primo agosto 2019 un rimborso pari a
55,6 Euro per singola somministrazione per occhio per il
trattamento della degenerazione maculare legata all'età e della
compromissione visiva dovuta a edema maculare diabetico
relativamente al trattamento con i tre medicinali Eylea (di
Bayer), Lucentis (di Novartis) e Avastin (di Roche). In
sostanza, secondo il Tar, la Regione con la sua delibera portava
all'utilizzo off-label del farmaco Avastin, meno caro rispetto
agli altri prodotti.
Per il Tar "la deliberazione impugnata condizionerebbe
oggettivamente e pesantemente l'autonomia decisionale del medico
in sede prescrittiva, attraverso l'imposizione di un rimborso ai
centri prescrittori e utilizzatori, per i medicinali Eylea e
Lucentis, di ben dieci volte inferiore a quello negoziato
dall'AIFA, e pari, sostanzialmente, al prezzo del medicinale
Avastin in uso off-label. Anche se l'equivalenza terapeutica ha
la finalità di agevolare l'acquisto di farmaci in concorrenza,
il principio non potrebbe essere spinto fino al punto da violare
la libertà prescrittiva del medico e il principio di continuità
terapeutica".
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