Avrebbe soffocato, forse
utilizzando un cuscino, la più grande delle sue figlie -
Jennifer, 6 anni - tre ore prima dell'incendio inizialmente
ritenuto causa della morte della bimba, in un appartamento
situato in un palazzo nel centro storico di Servigliano (Fermo)
nella notte tra il 7 e l'8 gennaio scorsi. Sulla base di una
consulenza autoptica, il pm di Fermo Francesca Perlini ha
riformulato il capo d'imputazione nei confronti di Pavlina
Mitkova, 38 anni, bulgara, ora in carcere a Pesaro, da incendio
doloso e morte in conseguenza di altro delitto, in omicidio
volontario aggravato dal legame parentale e incendio per
occultare altro reato. La nuova ordinanza di custodia in carcere
verrà esaminata dai legali della difesa che hanno chiesto al gip
Teresina Pepe di sostituire applicare una misura meno
afflittiva. La 38enne non ha risposto alle domande del gip; la
donna è apparsa ancora sotto choc, chiusa in se stessa e
proferisce poche parole: continua dirsi estranea all'omicidio e
all'incendio.
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