Gli Stati Uniti hanno respinto la richiesta di estradizione in Gran Bretagna di Anna Sacoolas, la moglie di un diplomatico americano accusata di aver ucciso in un incidente stradale in Inghilterra un giovane di 19 anni, Harry Dunn. "Siamo delusi da questa decisione, che sembra essere una negazione della giustizia" - ha commentato un portavoce del Ministero degli Interni britannico - "Stiamo valutando urgentemente le nostre opzioni". Il caso è già stato motivo di attrito tra Londra e Washington. In difesa della donna era intervenuto anche il presidente Donald Trump.
Harry Dunn, 19 anni, è morto ad agosto quando la sua moto si è scontrata con un'automobile che viaggiava sulla corsia sbagliata di una strada vicino a una base aerea nel Northamptonshire, nell'Inghilterra centrale, che viene utilizzata dai militari statunitensi come centro di comunicazioni. Solo alcuni mesi dopo, in ottobre Anna Sacoolas ha ammesso di esserne alla guida, appellandosi all'immunità diplomatica e rifiutandosi di tornare in Gran Bretagna per affrontare la giustizia, come chiesto dai genitori del giovane. I genitori del diciannovenne sono stati informati della decisione di Mike Pompeo in una telefonata dalla deputata Andrea Leadsom, ha detto un portavoce della famiglia.