Si sono concluse dopo due anni
le indagini della guardia di finanza, coordinate dalla procura
di Alessandria, sul fallimento della Borsalino Giuseppe &
Fratello Spa. Contestati numerosi reati, a carico di diversi
soggetti, tra cui la bancarotta fraudolenta. Una vicenda che ha
rischiato di mettere fine alla lunga storia dell'azienda che
produce i famosi cappelli e che ruota attorno alla
compra-vendita del marchio, valutato nel febbraio 2018 17,5
milioni di euro.
Una vicenda complessa, che ha inizio nel 2008 con la vendita
del marchio al Mediocredito italiano, da cui nel 2016 Haeres lo
acquista. Per la guardia di finanza il trasferimento della
proprietà del marchio è avvenuta in violazione della legge
fallimentare e ha creato un grave danno ai creditori della
Borsalino e alla stessa azienda. Sequestrato nel febbraio 2018,
il marchio è stato restituito nel giugno dello stesso anno in
seguito ad un accordo transattivo tra le parti.
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