"Io ho dato tutto quello che
ho potuto e ho gestito con il massimo della diligenza possibile.
Gli errori sono sempre possibili". Silvana Saguto, ex presidente
della sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo,
protagonista principale del processo sul cosiddetto Sistema
Saguto, ha concluso con queste parole le sue dichiarazioni
spontanee rese stamane nel corso dell'udienza all'aula bunker di
Caltanissetta perima dell'inizio dela requisitoria dell'accusa.
"I provvedimenti giudiziari - ha aggiunto - si fanno in tre.
Non avevo degli sprovveduti accanto. Quello che noi guardavamo
era il buon andamento generale e comunque nel massimo della
trasparenza. I miei provvedimenti sono tutti motivati. Quella
che non motivava mai era la dottoressa Claudia Rosini. Quelli sì
erano quasi monocratici. Anche se la Rosini si erge e dice di
mostrarsi dispiaciuta del lavoro che svolgevamo, il marito aveva
tre incarichi. E' rimasto fino a quando io me ne sono andata".
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