"Queste non sono sagome ma dei
'segnavita', che ci indicano la strada comune per una società
più giusta. Le vittime di mafia sono morte ma per me sono ancora
vive e ci stimolano ad essere noi più vivi e più veri". Con
queste parole il fondatore del Gruppo Abele e presidente
nazionale di Libera don Luigi Ciotti ha inaugurato a Gergei (Sud
Sardegna) il Parco della Memoria, un'installazione con oltre
mille sagome realizzata per ricordare le vittime innocenti delle
mafie. Un parco recentemente danneggiato da alcuni vandali e
risistemato a tempo di record per l'occasione.
"Anche Papa Francesco quando ricorda il Comandamento 'non
uccidere' ci insegna che non si parla solo della violenza
diretta, ma che si può uccidere anche con la povertà e le
ingiustizie. E - ha aggiunto don Ciotti - queste vite spezzate
graffiano le nostre coscienze e ci danno il coraggio di avere
più coraggio".
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