Aumenta in Valle d’Aosta il numero di persone in difficoltà. "Gli italiani, i valdostani, che hanno bisogno del nostro aiuto sono sempre di più, nonostante molti siano ancora restii a chiederlo", spiega Gioia Brunod, presidente della sezione regionale del Banco alimentare. Nell’ultimo anno gli assistiti dall’associazione di volontariato sono passati da 1.900 a 2.200. “La difficoltà sta nel capire sui propri territori quali sono i nuclei familiari che hanno bisogno o che vivono una temporanea difficoltà”, spiega Franco Manes, presidente del Celva (Consorzio degli enti locali della Valle d’Aosta) e sindaco di Doues. “E’ chiaro e indubbio – aggiunge – che le piccole realtà, dove tutti si conoscono, non agevolano la trattazione di simili questioni. E ciò dispiace, perché il sindaco spesso e volentieri è visto dai cittadini come una persona fidata. Il primo cittadino può senz’altro essere un punto di riferimento quando ci sono dei problemi, mettendo da parte imbarazzo e vergogna”.
Secondo Manes “occorre modificare il rapporto sociale tra gli enti istituzionali che hanno un ruolo specifico nell’affrontare questi temi e i cittadini. Da una parte le istituzioni devono essere molto più attente ai segnali che il territorio dà e dall’altra i cittadini devono avere anche più fiducia in chi amministra la cosa pubblica”.
In collaborazione con:
Celva