Una 'frode carosello' mediante false
fatturazioni per 108 milioni di euro e 24 milioni di euro di Iva
evasa. E' quanto scoperto dalla guardia di finanza che ha
denunciato sei persone. La frode veniva realizzata attraverso
due società collegate, una che si occupava di commercio di auto
e l'altra di metalli, con sedi a Prato, le quali avevano
innescato un meccanismo illecito per evadere il fisco. Oltre
agli amministratori formali delle società che si sono succeduti
negli anni è stato denunciato anche il titolare di fatto di
entrambe le imprese, considerato l'artefice del meccanismo.
Sarebbero oltre 1800 le auto acquistate e rivendute in evasione
d'imposta. Due le fasi del meccanismo: la prima con l'emissione
di fatture per operazioni inesistenti da parte della società di
metalli ferrosi nei confronti di quella di compravendita di
autovetture, che in questo modo aveva a disposizione un ingente
credito Iva. La seconda era quella del commercio, con le
macchine vendute sottocosto a concessionari e commercianti.
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