Il primo esame delle
ossa che verrà effettuato domani, nell'apertura di due tombe al
Cimitero Teutonico in Vaticano, potrà dare una datazione
"approssimativa" delle stesse per capire se possono essere
ricollegate al caso di Emanuela Orlandi. Lo dice Giovanni
Arcudi, Professore di Medicina legale all'Università di Tor
Vergata, incaricato di esaminare i reperti e prelevare i
campioni per l'esame del Dna, in un'intervista al direttore
editoriale dei media vaticani Andrea Tornielli. "Da questa prima
analisi delle ossa - dice Arcudi in merito alle operazioni che
verranno effettuate domani - possiamo proporre una datazione,
certamente approssimativa, ma per i periodi che a noi servono,
di 50, 100, 200 anni, la possiamo fare. Possiamo fare già la
diagnosi di sesso. Potremmo anche arrivare, dopo questo primo
esame, ad escludere l'ipotesi che i resti scheletrici
appartengano a persone diverse rispetto a quelle due che sono
state sepolte lì", ovvero due principesse morte nel 1836 e nel
1840.
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