Francesco Totti, nella conferenza stampa al Coni del 17 giugno un addio al veleno alla Roma. Ecco le 10 frasi più significative:
- Ho annunciato con una mail al Ceo della societa', oggi, le mie dimissioni da dirigente della Roma. E' un giorno che speravo non sarebbe mai arrivato
- Dico che non e' stata colpa mia perche' non sono mai stato coinvolto in un progetto tecnico. Il primo anno ci poteva stare, ma poi mi ero fatto delle idee
chiare
- Il mio è un arrivederci, non è un addio alla Roma perché vista dall'esterno è impossibile tenere
fuori Totti dalla Roma. Mi dà fastidio e da romanista non penso che possa succedere.
- Adesso prenderò altre strade, e nel momento
in cui un'altra proprietà punterà forte su di me io sarà sempre pronto
- Il futuro? Nel prossimo mese valuterò le tante offerte che mi sono arrivate e sceglierò col cuore quella che più mi si addice
- È sempre stato un pensiero fisso di alcune persone di levare i romani dalla Roma. Alla fine è prevalsa la verità, sono riusciti a ottenere quello che
volevano
- Il mio rapporto con Franco Baldini? Non c'è mai stato un rapporto e mai ci sarà. Uno dei due doveva scegliere, e mi sono
fatto da parte io perché troppi galli a cantare non servono in una società, fanno solo casini e danni. E alla fine quando
cantavi da Trigoria non lo sentivi mai il suono, l'ultima parola spettava sempre a Londra. Era inutile dire cose fare, l'ultima
parola spettava ad altri, perciò era tempo perso
- L'unico allenatore che ho chiamato di persona è stato Antonio Conte. Gli altri nomi che ho letto in
questi giorni, da Gattuso a Gasperini, da De Zerbi a Mihajlovic, sono pura fantasia, anzi fantascienza
- Se vado allo stadio l'anno prossimo? Certo che ci andrò, sono sempre tifoso della Roma. Anzi, sapete che faccio? Prendo Daniele e insieme andiamo a vedere una
partita in Curva Sud
- Se Malagò un giorno dovesse diventare presidente della Roma di certo mi chiamerà. Anche perché tutti dicono che è mio amico, quindi avrò tutte le porte
aperte, avrò un po' più di fiducia e di potere