Il sottosegretario ai Trasporti
Armando Siri (Lega) è indagato per corruzione dalla Procura di
Roma nell'ambito di un'inchiesta nata a Palermo. Siri, tramite
Paolo Arata, ex deputato di FI, secondo l'accusa, avrebbe
ricevuto denaro per modificare un norma da inserire nel Def 2018
che avrebbe favorito l'erogazione di contributi per le imprese
che operano nelle energie rinnovabili. Norma mai approvata,
però. Nell'inchiesta romana è coinvolto anche Arata, che
risponde di concorso in corruzione. Il professore è indagato
anche a Palermo nel filone principale dell'inchiesta per
corruzione e intestazione fittizia di beni: secondo i pm sarebbe
stato in affari con l'imprenditore dell'eolico Vito Nicastri,
tra i finanziatori della latitanza del boss Messina Denaro. Per
i magistrati però Siri non sarebbe stato a conoscenza dei legami
tra l'imprenditore mafioso e l'ex parlamentare. "Non so di cosa
si tratti. Devo prima leggere e capire. Ho letto di nomi che non
so". E' stata la reazione del sottosegretario.
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