Il Consorzio Arcale, che ha fornito
e installato circa 1.600 soluzioni abitative in emergenza (Sae)
nelle zone terremotate del Centro Italia, ha intentato una causa
civile da 65 milioni di euro nei confronti di Regione Marche,
Erap Marche, Servizio di protezione civile e Presidenza del
Consiglio dei ministri - Dipartimento di protezione civile. La
richiesta di risarcimento danni riguarda alcuni ostacoli (ad
esempio presunti ritardi nella consegna delle aree) che
avrebbero rallentato la predisposizione delle 'casette'.
L'azione è stata promossa presso la sezione per le imprese
del Tribunale di Roma, con prima udienza per il 4 giugno. Alla
richiesta si opporrà la Regione che, nei mesi scorsi, aveva
preannunciato l'intenzione di chiedere al Consorzio il pagamento
dei danni, anche d'immagine, derivati da ritardi, difetti delle
Sae e conseguenti disagi provocati ai terremotati. "Le richieste
di Arcale - replica l'assessore regionale alla Protezione civile
Angelo Sciapichetti - sono temerarie e pretestuose".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA