Circa tremila persone hanno preso
parte oggi a Venezia alla marcia "Porto Aperto - prima le
persone", ideale prosecuzione, nell'intento degli organizzatori,
della grande manifestazione di Milano del 2 marzo scorso. Un
appello da alcuni ragazzi veneti, appartenenti a diverse
esperienze civiche e associative, che è stato raccolto anche da
Antonio Calò, "Cittadino europeo dell'anno 2018" per la sua
esperienza di accoglienza di profughi in famiglia. Il corteo ha
attraversato il centro di Venezia, partendo dal piazzale della
stazione ferroviaria e si è concluso alle Zattere, dove molte
associazioni hanno portare il loro contributo, chiedendo
politiche per "un mondo fatto di persone uguali". "Devono venire
prima le persone - ha detto Calò - non possiamo accettare che si
continui a parlare di confini e immigrazione come problemi,
quando invece integrazione e solidarietà devono essere i valori
fondanti e imprescindibili di ogni comunità. La dignità è la
vita umana non sono contrattabili".
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