Non un esperimento
sociale, ma "un'attività per l'integrazione finalizzata a far
prendere coscienza agli studenti del concetto di differenza
razziale e di discriminazione" è quella che ritiene di avere
svolto il maestro della scuola del folignate finito nella
bufera. Un "malinteso" per il quale il docente "porge le sue
scuse ai genitori dell'alunno coinvolto e in generale ai
genitori dell'intera classe". Lo ha fatto attraverso l'avvocato
Luca Brufani, che ha parlato con l'ANSA.
"Il mio assistito - ha sottolineato il legale - può essere
qualificato come il simmetrico opposto rispetto al concetto di
razzismo e questo viene dimostrato sia dalla sua personalità sia
dai sui trascorsi, i suoi studi e dalla sua sensibilità".
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