Rischia di essere già in un vicolo
cieco la consultazione avviata con le opposizioni da Theresa May
- dopo la bocciatura del suo accordo sulla Brexit e lo scampato
pericolo sulla mozione di sfiducia di ieri - per cercare una
linea comune sul divorzio dall'Ue. La premier Tory ha incontrato
ieri sera alcuni leader e oggi una rappresentanza bipartisan di
parlamentari affiancata da ministri di primo piano, ma continua
a essere snobbata da Jeremy Corbyn, numero uno del Labour, ossia
del partito che conta oltre 260 deputati alla Camera dei Comuni
contro i poco più di 300 del gruppo conservatore.
Corbyn ha ribadito di essere pronto a incontrare May solo se
la premier toglierà preliminarmente dal tavolo ogni ipotesi di
no deal, cosa che per ora Downing Street si rifiuta di fare. La
mossa è stata criticata da qualche deputato e da Tony Blair, ma
ha il sostegno di tutto il vertice laburista che non esclude un
nuovo voto di sfiducia contro il governo se May dovesse
presentarsi lunedì a mani vuote quando dovrà tornare ai Comuni
per indicare le linee d'un qualche piano B sulla Brexit.
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